Ethica Global Investments acquisisce Lanificio dell’Olivo e Resitape

Ethica Global Investments, il veicolo di investimenti in club deal promosso da Ethica Group, guidato da Cosimo Vitola e Fausto Rinallo (nella foto assieme a Ruggero Jenna e Francesco Sala), sigla due operazioni.

La prima – come anticipato da Financecommunity il 31 gennaio e confermato da un comunicato – è l’acquisizione del 100% di Lanificio dell’Olivo, azienda attiva nella produzione di filati esclusivi per il mercato della maglieria, con sede a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. A vendere sono stati il fondo Gradiente I e Firme, società facente capo alla famiglia fondatrice. Gradiente aveva acquisito una partecipazione nel 2015 e adesso, stando a indiscrezioni, l’avrebbe ceduta a un multiplo di circa sei o sette volte l’ebitda. Lanificio dell’Olivo, dopo un paio di anni di flessione, ha messo a segno una crescita del 15% nell’esercizio 2017-2018, raggiungendo un fatturato di 20 milioni di euro, con l’export al 70%.

La società, recita la nota, “ambisce a raggiungere importanti obiettivi di sviluppo, sia attraverso iniziative di crescita organica, sia ponendosi come soggetto aggregatore per la creazione di un polo di riferimento dei filati italiani di qualità”. Per guidare il piano di sviluppo è stato confermato l’attuale management team, in particolare il presidente Vittoria Varianini, l’amministratore delegato Fabio Campana, il direttore finanziario Gianluca Bazzi e il direttore tecnico Pierluigi Biagini, che hanno partecipato all’investimento al fianco di Ethica.

Ethica Global Investments ha seguito l’operazione tramite un team composto da Ruggero Jenna e Anna Paola Moroni, supportati da Francesco Serricchio di Ernst & Young per gli aspetti contabili e da Long Term Partners per l’analisi strategica di mercato.

Gradiente è stata assistita dall’advisor finanziario K Finance, con un team guidato da Giuseppe Grasso e Andrea Bianchini, e da PwC per gli aspetti contabili.

L’operazione è stata finanziata da MPS Capital Services, tramite un team guidato da Alessandro Salvadori e Giancarlo Binetti.

La seconda acquisizione è avvenuta in tandem con altri coinvestitori e riguarda il 67,5% di Resitape, produttore di tessuti elastici e nastri adesivi per applicazioni industriali, ceduto dai soci dell’azienda Clara Poli e Noel Murray, che hanno reinvestito con una quota complessiva del 23%, mentre il resto del capitale fa capo al management e ad altri investitori finanziari. L’acquisizione è stata finanziata da Unicredit con una linea di credito senior.

Resitape, con sede a Liscate (Milano), è attiva dal 1962 e produce e commercializza in Italia e all’estero prodotti finiti e semilavorati a partire da polvere fine di politetrafluoroetilene (Ptfe), in un processo noto come estrusione in pasta. La società ha chiuso il 2019 con un fatturato di circa 7,2 milioni di euro.

Noemi

SHARE