EQUITA ADVISOR PER LA CESSIONE DEL 5-6% DI ENEL

Alla fine il Governo ha scelto. Sarà Equita, banca d'investimento guidata da Francesco Perilli (nella foto), l'incaricato a gestire la trattativa per la cessione dl 5-6% di Enel.

La sim milanese, riporta il Sole 24 Ore, è stata selezionata dal ministero dell’Economia e delle Finanze su una short list di possibili advisor, tra cui figurava anche Lazard. La ricerca era iniziata lo scorso 23 settembre.

Equita ha tempo fino al 31 dicembre 2015, data di scadenza del mandato, per strutturare e completare l'operazione di vendita, che dovrebbe fruttare fino a 2,5 miliardi di euro alle casse dello Stato.

Per il momento non si conoscono tempi e dettagli del deal. La macchina operativa dovrebbe attivarsi soltanto a partire dall'11 novembre prossimo, giorno in cui verranno presentati i dati del terzo trimestre di Enel, iniziando dalla scelta dei bookrunners. Secondo indiscrezioni riportate dal quotidiano, per la cessione dovrebbe essere preferita una procedura di collocamento accelerato (accelerated bookbuild) destinata a investitori istituzionali italiani ed esteri, che potrebbero essere attratti dal piccolo sconto (1-5%) tipico di queste operazioni.

Il primo compito di Equita è quindi quello di scegliere bene i tempi.  Avviare l'operazione nel momento di migliore valorizzazione del pacchetto azionario di Enel potrebbe far incassare al Tesoro oltre 5 miliardi di euro. Agli oltre 2 miliardi attesi per il pacchetto del 5-6% di Enel, vanno infatti aggiunti i circa 2,8 miliardi che potrebbero arrivare dalla valorizzazione della quota detenuta direttamente in Eni (3,9%).

Attualmente, il ministero dell'Economia detiene il 31,2% del gruppo energetico.

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