EQUITA: nel primo semestre 2024 ricavi netti a 41 mln di euro
EQUITA Group ha chiuso il primo semestre 2024 con ricavi netti consolidati a 40,9 milioni (-5% vs lo stesso periodo del 2023), e ricavi derivanti da attività con i clienti si sono attestati a 36,8 milioni di euro (-6% vs 2023), utile netto a 8 milioni e redditività del patrimonio netto tangibile (ROTE) al 25%, supportato da una buona accelerazione nel secondo trimestre.
È quanto risulta dai risultati finanziari approvati dal Consiglio di amministrazione di EQUITA Group al 30 giugno 2024.
I RISULTATI
La performance del semestre è stata supportata dalla buona accelerazione del business nel corso del secondo trimestre del 2024, che ha visto aumentare i ricavi netti consolidati a 23,7 milioni di euro, in crescita rispetto al trimestre precedente (+39% vs primo trimestre 24) e anno su anno (+1% vs secondo trimestre 23). Il contesto di mercato risulta in graduale miglioramento, anche se non ha ancora portato a un contributo materiale su tutte le aree di business. Il perdurare delle tensioni geopolitiche e l’incertezza riguardo le tempistiche con cui le banche centrali continueranno il processo di riduzione dei tassi di interesse nei prossimi mesi hanno infatti limitato la propensione di investitori e società emittenti ad operare sui mercati dei capitali, in particolare nel segmento delle mid-small caps.
L’area del Global Markets, che include le linee di business Sales & Trading, Client Driven Trading & Market Making e Trading Direzionale, ha registrato ricavi pari a 21,3 milioni di euro nel primo semestre 2024 (mentre erano 20,7 milioni nel primo semestre 2023, quindi la crescita si attesta al +3%), mentre i ricavi derivanti da attività connesse ai clienti hanno superato i 18,3 milioni (contro i 17,6 milioni del 2023, +4%). Tale risultato è stato favorito da un secondo trimestre particolarmente positivo, con Ricavi Netti in crescita a 11,2 milioni in tutte le linee di business (9,5 milioni secondo trimestre 2023, +18%).
Nel primo semestre del 2024, EQUITA si è distinta tra i principali intermediari indipendenti in Italia, con quote di mercato significative in tutti i segmenti rilevanti (Euronext Milan: 8,2%; Euronext Growth Milan: 7,5%; mercato obbligazionario: 6,7%; opzioni su azioni: 15,4%) 2, oltre a essere stata confermata il primo broker nelle classifiche “Italy – Trading & Execution” e tra i migliori per le attività di sales e corporate access nei sondaggi di Institutional Investor – Extel.
I ricavi del Sales & Trading, al netto delle commissioni passive e degli interessi, sono cresciuti del 10%, da 10,3 milioni di euro nel primo semestre 2023 a 11,3 milioni nel primo semestre 2024, guidati prevalentemente dalla propensione degli investitori ad operare su titoli a maggiore capitalizzazione, specialmente bancari e blue chips, che ha più che compensato la ridotta operatività su emittenti mid-small caps. I ricavi delle attività di Client Driven Trading & Market Making 3 si sono invece attestati a 7 milioni di euro nel primo semestre 2024, in leggero calo rispetto al dato registrato nel primo semestre ‘23 (7,3 milioni di euro, -3%), principalmente per effetto della normalizzazione dei livelli di operatività sui titoli obbligazionari e sui derivati rispetto all’anno precedente. Il trading direzionale ha contribuito ai ricavi netti con 3 milioni di euro nel primo semestre 2024 (3,1 milioni di euro primo semestre 2023, -5%) e include circa 0,3 milioni di euro di proventi netti (0,5 milioni di euro nel primo semestre 2023) derivanti da un portafoglio obbligazionario immobilizzato held-to-collect. Quest’ultimo era stato costruito nel 2022 per sfruttare le opportunità presentatesi sul mercato obbligazionario. Si segnala che tra maggio e luglio 2024 parte delle obbligazioni in portafoglio sono state rimborsate.
L’area dell’investment nanking ha visto i ricavi netti raggiungere 15,4 milioni di euro nel primo semestre 2024 (17,8 milioni primo semestre 2023, -13%), grazie alla performance positiva delle attività di M&A e di Debt Capital Markets. L’Italia ha infatti visto una significativa ripresa dei valori delle operazioni di mergers & acquisitions (46,5 miliardi di euro nel primo semestre 2024 contro i 18,8 miliardi del primo semestre 2023, +147%, secondo le fonti KPMG) grazie al ritorno sul mercato di deal di dimensioni medio- grandi. I volumi delle operazioni sono però rimasti pressoché invariati nel semestre (683 operazioni nel primo semestre 2024 contro le 691 dello stesso periodo dell’anno precedente, -1%; fonte KPMG) a conferma del numero ancora esiguo di operazioni di minori dimensioni annunciate o concluse, anche se atteso in ripresa nei prossimi mesi. Tale dinamica è confermata anche dai dati a livello europeo, con valori totali di M&A in crescita del 31% anno su anno nel primo semestre ma in calo del 14% come numero di deal (fonte: Mergermarket).
Sul fronte del debito, con specifico riferimento alle operazioni corporate di Debt Capital Markets, nei primi sei mesi del 2024 le emissioni obbligazionarie sono risultate in crescita, sia in termini di numero di operazioni (da 34 nel primo semestre ‘23 a 39 l’anno successivo, +15%) che in termini di valore (da 21,7 miliardi di euro nel primo semestre 2023 a 23,2 miliardi primo semestre ‘24, +7%; fonte: elaborazioni EQUITA su dati BondRadar).
Per quanto riguarda le operazioni di Equity Capital Markets, invece, seppur il numero di emissioni e il controvalore sia cresciuto rispetto all’anno precedente (da 22 nel primo semestre ‘23 a 30 nel primo semestre ‘24, e da 2,8 miliardi di euro nel primo semestre ’23 a 4,9 miliardi nello stesso periodo ’24), tale dinamica è principalmente attribuibile a poche grandi operazioni di accelerated bookbuilding, diverse ammissioni sul mercato Euronext Growth Milan di modeste dimensioni (8 operazioni per una raccolta complessiva di circa 73 milioni) e un contesto di mercato per le quotazioni sul listino principale ancora complesso, con una sola IPO nei primi sei mesi dell’anno (fonte: elaborazioni EQUITA su dati Dealogic).
LE OPERAZIONI
Oltre alle operazioni già annunciate nel primo trimestre, nel corso del secondo trimestre 2024 EQUITA ha completato con successo diversi mandati di elevato profilo, anche cross-border, assistendo come financial advisor Gyrus Capital nella cessione di Intellera Consulting ad Accenture, Macquarie Asset Management nella cessione di Hydro Dolomiti Energia al Gruppo Dolomiti Energia, Newlat Food nell’acquisizione di Princes, gli azionisti di Ricami NBM nella cessione di una partecipazione di minoranza a Gruppo Florence, Ariadne Group nell’ingresso di DGS, portfolio company di H.I.G. Capital, nel capitale della società.
Il team ha anche assistito TIP – Tamburi Investment Partners come placement agent nell’emissione di un Senior Unsecured Bond da 290,5 milioni di euro, Alperia come placement agent nell’emissione di un Senior Unsecured Green Bond da 250 milioni di euro, BFF come joint lead manager nell’emissione di un Social Senior Preferred Bond da 300 milioni di euro, Banca Popolare di Sondrio come joint lead manager nell’emissione di un Senior Preferred Green Bond da 500 milioni, Racing Force Group come sole bookrunner nel collocamento accelerato da 8 milioni di euro.
IL SECONDO TRIMESTRE 2024
Nel secondo trimestre 2024, l’investment banking ha registrato ricavi netti pari a 11,1 milioni di euro (11,5 milioni nel secondo trimestre 2023, -3%), grazie al contributo delle attività di M&A e di Debt Capital Markets. La performance anno su anno risente dell’ottimo risultato delle attività di Equity Capital Markets registrato nel secondo trimestre ‘23, dove EQUITA aveva agito con ruoli senior in quattro IPO.
Con riferimento alle attività di investment banking, a giugno 2024 il Gruppo ha annunciato l’ingresso di John Andrew come senior advisor, con l’obiettivo di ampliare l’accesso alla piattaforma di advisory di EQUITA ad un’audience più internazionale, con particolare attenzione alle operazioni di M&A promosse dai fondi di private equity.
L’ALTERNATIVE ASSET MANAGEMENT
L’area dell’Alternative Asset Management ha raggiunto ricavi netti pari a 4,1 milioni di euro nel primo semestre 2024 (4,4 milioni nel primo semestre 2023, -6%). Le masse in gestione (AuM) al 30 giugno 2024 erano pari a 1.015 milioni di euro (891 milioni al 31 dicembre 2023 e 937 milioni al 30 giugno 2023) e gli asset illiquidi proprietari – a maggiore marginalità – rappresentavano il 49% degli AuM, in crescita rispetto al trimestre precedente grazie a quattro nuovi investimenti di private debt e al primo closing – annunciato a giugno 2024 – del fondo EQUITA Green Impact Fund (EGIF) con 100 milioni di euro di commitment. Nel primo semestre 2024, i ricavi connessi alle attività di gestione (liquid strategies, private debt, private equity e renewable infrastructures) sono risultati in flessione del 17% (3,1 milioni nel primo semestre 2024 contro i 3,7 milioni nello stesso periodo 2023) per l’effetto comparativo con l’anno precedente che includeva il riconoscimento di fee di equalizzazione nel secondo trimestre 2023 derivanti dalla chiusura della raccolta del fondo EQUITA Smart Capital – ELTIF e per il cambio di modalità di calcolo delle management fees sul fondo EPD II, dal commitment alla quota di investito. Si segnala che nel corso del secondo trimestre 2024, il team di private debt ha completato nuovi investimenti che hanno permesso al fondo EPD II di incrementare significativamente le masse investite su cui vengono ora calcolate le management fees. Inoltre, il team di private debt si è posizionato al 1° posto nella classifica “Europe Direct Lender Subordinated” e al 2° nelle classifiche “Southern Europe Direct Lender” e “Italy Direct Lender” (fonte: Debtwire, primo semestre 2024 LTM).
Il portafoglio investimenti del Gruppo, pari a circa 18 milioni di euro al 30 giugno 2024 (16 milioni al 31 dicembre 2023 e 10 milioni di euro al 30 giugno 2023), ha contribuito ai risultati consolidati per 1,1 milioni di euro (0,7 milioni nel primo semestre 2023), grazie anche ai proventi derivanti dalla plusvalenza relativa all’acquisto – a sconto rispetto al NAV – di una quota aggiuntiva del fondo EPD (c. 0,4 milioni nel primo trimestre 2024).
Nel secondo trimestre 2024, l’Alternative Asset Management ha registrato ricavi netti pari a 1,4 milioni di euro, in calo anno rispetto al secondo trimestre 2023 (2,5 milioni di euro, -44%), per le ragioni già citate in precedenza.
Con riferimento ai fondi flessibili gestiti in delega dal Gruppo per conto di Euromobiliare Asset Management SGR, si segnala che il delegante, nonostante i risultati positivi ottenuti e considerando la scadenza ormai prossima (giugno 2025), ha deciso di internalizzare la gestione del fondo “Euromobiliare Equity Selected Dividend”, in modo da poter procedere con la ristrutturazione del prodotto e variare la strategia d’investimento. Il fondo “Euromobiliare Mid Small Cap” continuerà invece a essere gestito da EQUITA sino a scadenza (dicembre 2024). Alla data del 30 giugno 2024, i due fondi rappresentavano in termini di AuM gestiti circa 188 milioni di euro.
Si segnala, inoltre, che il team di private debt continua le attività di fundraising del fondo EPD III, qualificato come art. 8 ai sensi della direttiva europea SFDR e dunque in grado di integrare e promuovere caratteristiche di sostenibilità attraverso la strategia d’investimento. Il team vede una base investitori sempre più diversificata, con soggetti domestici ed internazionali. L’obiettivo è di raggiungere almeno 200 milioni entro la fine del 2024 e chiudere la raccolta del fondo nel corso del 2025, con un target complessivo di 300 milioni.
Infine, il team di ricerca ha continuato a supportare attivamente le altre aree di business del Gruppo e a fornire agli investitori istituzionali analisi e insight su oltre 150 società tra emittenti italiane (≈96% della capitalizzazione del mercato) ed estere, oltre che su diverse emittenti obbligazionarie. Il team, inoltre, è stato premiato per la miglior ricerca in Italia sulle small e mid-caps nei sondaggi di Institutional Investor – Extel.
IL COMMENTO DELL’AD
Andrea Vismara (nella foto), amministratore delegato di EQUITA, ha commentato: “La performance dei primi sei mesi del 2024 conferma il graduale miglioramento del contesto di mercato e la forza del modello di business di EQUITA. Guardando ai dati del secondo trimestre, si vede una significativa crescita rispetto al primo trimestre in termini di ricavi netti (+39%) e utile netto (+65%). Questo ha portato il Gruppo a consolidare nel semestre ricavi per 41 milioni e a superare 8 milioni di euro di utile, con una marginalità del 20%”.
“Le prospettive per il secondo semestre e per i prossimi anni sono positive, grazie anche alle attese di una normalizzazione dei tassi e alle diverse iniziative a livello comunitario e domestico per favorire lo sviluppo del mercato dei capitali. La continua ripresa delle attività di M&A, il ritorno alle operazioni di Capital Markets, il posizionamento di leadership della sala operativa, la raccolta di nuovi prodotti illiquidi proprietari e il consolidamento del 100% degli utili di EQUITA Mid Cap Advisory ci aiuteranno a rafforzare ulteriormente il nostro percorso di crescita e continuare ad offrire ai nostri azionisti una remunerazione premiante”.