Esselunga chiama Citi per valutare le offerte dei fondi

Il numero uno di Esselunga Bernardo Caprotti sceglie ufficialmente l’advisor per esaminare le proposte arrivate dai fondi Cvc e Blackstone per il controllo della società di supermercati. Si tratta di Citi, la banca d’investimento americana guidata in Italia da Luigi De Vecchi (nella foto).

La decisione è stata presa ieri nel corso della riunione del Consiglio di amministrazione di Supermarkets Italiani, la holding che controlla Esselunga, durante la quale però il Cda non ha invece stabilito una tempistica per valutare le manifestazioni d’interesse.

L’operazione è comunque ancora lontana dal trovare una conclusione, soprattutto perché Caprotti sarebbe ancora indeciso se cedere o meno l’azienda di famiglia e le scadenze per le offerte sarebbero state progressivamente posticipate. In ogni caso, la scelta di un advisor indica un leggero cambio di passo nelle intenzioni dell’’imprenditore 91enne con l’obiettivo di garantire all’azienda una governance e un futuro che vada oltre quello del suo fondatore. Ma anche per evitare eventuali disaccordi fra i figli, Giuseppe e Violetta, e per ultima Marina avuta dalla moglie Giuliana Albera.

Le prime ipotesi circolate valutavano Esselunga circa 6 miliardi di euro, cioé 9,5-10 volte il margine operativo lordo del gruppo. 

Esselunga ha infatti chiuso il 2015 con un fatturato in aumento del 4,3% a 7,312 miliardi e con un ebitda in crescita di ben il 20% a 625 milioni, mentre l’ebit è salito addirittura del 29% a 431 milioni e l’utile netto è arrivato a 290 milioni (+37%). Il tutto con un debito netto in aumento a 116 milioni (dagli 85 milioni di fine 2014), ma a fronte di investimenti di ben 400 milioni (si veda Italia Oggi). La valutazione di 6 miliardi esclude gli immobili, che rimarrebbero in capo a La Villata Partecipazioni, la cassaforte della famiglia Caprotti.

Noemi

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