Eurovita chiude il semestre con premi per 782 mnl e si allea con Banca Ipibi

Si prospetta un futuro ricco di possibilità per Eurovita Assicurazioni. 

La compagnia assicurativa vita del private equity Jc Flowers, partecipata anche da UniCredit, Popolare di Puglia, Cr Bolzano e altre banche territoriali, ha chiuso il primo semestre 2015 con premi per 782 milioni di euro, raccolta netta pari a 553 e un utile netto di 8,5 milioni di euro. Un andamento «superiore alle previsioni e agli obiettivi del piano industriale definito lo scorso anno», si legge in una nota del gruppo, che evidenzia  un incremento del 275% della raccolta premi rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente.

La società guidata dall’amministratore delegato Andrea Battista (nella foto) dovrebbe chiudere il bilancio 2015 con oltre 1 miliardo di euro di premi. Una crescita favorita anche dalle 23 nuove alleanze commerciali con banche, reti di promotori e società di private banking. L’ultimo accordo, concluso in questi giorni, è quello con Banca Ipibi, istituto indipendente venduto nei mesi scorsi dal gruppo Veneto Banca al management.

«È il primo accordo per distribuire polizze nel segmento private» – spiega Battista – e «confidiamo che possa essere il primo di una serie significativa». Negli ultimi mesi la compagnia ha chiuso alleanze anche con la rete di promotori di Sheltia e con diverse Bcc. Entro l’anno sono previsti, insieme a un miliardo di premi, altri due accordi con banche locali.

Tornando ai dati semestrali approvati dal cda, al 30 giugno 2015 l’utile d’esercizio è sceso rispetto ai 20 milioni di euro dello scorso esercizio, essenzialmente per la riduzione delle componenti one off realizzate nel 2014. Positivo e in crescita invece il margine della gestione tecnica che si attesta a 5 milioni di euro, evidenziando un incremento di oltre 1 milione rispetto al periodo corrispondente dell’esercizio precedente, per effetto principalmente del miglioramento del margine di reddito sullo stock di riserve matematiche. Le risorse disponibili a copertura del margine di solvibilità ammontano a 232,4 migliaia di euro.

«Dopo l’eccellente partenza del 2014 sotto il profilo del risultato economico – conclude Battista – il 2015 si caratterizza come l’anno della svolta sotto il profilo della raccolta. Il chiaro superamento di tutti gli obiettivi di piano, oltre al diverso contesto esterno, ci inducono a definire un nuovo piano industriale, che sarà pronto entro la fine dell’esercizio».

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