F2i con Barclays, Imi e SocGen si aggiudica Rtr

F2i, per conto del suo Terzo Fondo, annuncia ufficialmente l’accordo con Terra Firma, fondo di private equity di diritto inglese, per l’acquisto di RTR, società che possiede 134 siti italiani di produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica, con capacità installata pari complessivamente a 334 MW. Terra Firma aveva acquisito la società nel 2011 (con ancora 144 Mw) da Terna per 641 milioni. L’importo per gli attuali 334 Mw fotovoltaici dovrebbe aggirarsi tra gli 1,3 e gli 1,4 miliardi, compreso il debito da 700 milioni di Rtr.

Nell’operazione, F2i è stata assistita da Barclays – guidata in Italia da Enrico Chiapparoli – con un team composto da Stefano Soldi (Managing Director), Michele Rovai (Director), Gianmaria Betti (Associate), Oscar Chai (Analyst) – Banca Imi e SocGen. Terra Firma è stata invece affiancata da Jefferies, Jp Morgan, Unicredit e Cantor Fitzgerald. Per Unicredit ci ha lavorato il Corporate Finance Advisory – guidato a livello globale da Pietro Rey – con il team capeggiato in Italia da Andrea Petruzzello e composto anche da Marino Marchi, Raffaele D’Erba e Giada Francia. Le banche finanziatrici sono Bnp Paribas, Calyon, ING, Banca Imi, SocGen e UBI. Ad assisterle c’era Lazard con un team composto da Igino Beverini, Francesco MonetaNiccolò Melani.

Per Renato Ravanelli (nella foto), CEO di F2i, “con la scala produttiva complessivamente raggiunta grazie a questa acquisizione, F2i diviene così il terzo più grande produttore di energia elettrica da fonte solare in Europa”. Il gruppo prevede infatti che entro la fine del 2018, tutti gli asset fotovoltaici detenuti dal Fondo (389 MW) vengano conferiti in EF Solare Italia che diverrà così uno dei principali operatori europei con oltre 800 MW di capacità installata.

EF Solare è già il principale operatore italiano del comparto ed è detenuto al 50% dal Terzo Fondo. Nelle scorse settimane, F2i ha manifestato il proprio interesse a rilevare il rimanente 50% della società attualmente detenuto da Enel.

Il perfezionamento del contratto di acquisizione degli impianti è subordinato alla approvazione da parte dell’Autorità Antitrust.

Noemi

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