F2i investe nell’economia circolare con l’acquisizione di ReLife

F2i Sgr, il principale gestore italiano di fondi infrastrutturali, ha raggiunto l’accordo per acquisire la maggioranza di ReLife, il maggiore operatore privato attivo nel riutilizzo e nella valorizzazione energetica degli imballaggi di carta e plastica. Il Fondo per le Infrastrutture Sostenibili acquisirà il 70% di ReLife dagli attuali azionisti (la famiglia Benfante, la famiglia Ghigliotti, la famiglia Malaspina e il fondo di private equity Xenon) che, garantendo continuità manageriale, hanno deciso di condividere con F2i un’ulteriore fase di crescita del gruppo conservando una quota di minoranza della società.

Xenon e gli altri soci di ReLife sono stati assistiti nell’operazione da Rothschild & Co. (advisor finanziario) con un team composto da Alessandro Bertolini Clerici, Partner; Giovanni Chiarugi , Associate; Stefano Selva, Analyst. Sono stati inoltre seguiti da Deloitte (advisor fiscale e contabile), Gelmetti (advisor legale), BCG (advisor di mercato).

Il gruppo ReLife, basato a Genova, gestisce con circa 580 dipendenti 35 impianti in 20 siti nel nord Italia. Il fatturato atteso del Gruppo nel 2021 (pro-forma per tenere conto di recenti acquisizioni) è pari a circa 250 milioni di euro. Il modello di business adottato dalla società concretizza operativamente il modello di economia circolare previsto dagli orientamenti di policy europei e nazionali.
“Per economia circolare intendiamo un modello di produzione e consumo caratterizzato da riutilizzo, riciclo, ricondizionamento e riparazione delle materie prime e dei prodotti finiti, per limitare l’utilizzo di materie vergini”, ha commentato Renato Ravanelli (nella foto), amministratore delegato di F2i Sgr. “F2i ha deciso, attraverso il suo quinto fondo, di investire in ReLife, attore di tale modello industriale, per sostenerla nella crescita attraverso lo sviluppo di infrastrutture diffuse sul territorio e l’adozione di tecnologie all’avanguardia, indispensabili per rispondere alla crescente domanda dei produttori e dei consumatori di soluzioni e servizi efficienti a tutela dell’ambiente, del benessere dei cittadini e della bellezza del territorio”.

L’investimento di F2i avviene nel contesto di chiari orientamenti del Governo nazionale che con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ha destinato risorse per lo sviluppo di iniziative riguardanti il riciclo delle materie prime e dei prodotti e indicato che, entro il 2022, verrà resa nota la nuova Strategia nazionale per l’economia circolare. Il recente lancio del Fondo per le Infrastrutture Sostenibili (FIS) che ha raccolto con successo al primo closing sottoscrizioni per circa 900 milioni di euro (e ha un obiettivo di raccolta pari a 1,5 miliardi) ha portato le masse gestite da F2i a superare i 6 miliardi di euro. L’approccio alla sostenibilità di FIS si basa sull’individuazione di aziende operanti nel comparto infrastrutturale che possano coniugare la crescita industriale con un progressivo e continuo miglioramento dei parametri ambientali, sociali e di governance (ESG).

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

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