Ferrarini, Intesa Sanpaolo e UniCredit con Gsi e altri presentano proposta di salvataggio

Intesa Sanpaolo e Unicredit hanno depositato al tribunale di Reggio Emilia una proposta di concordato per dar vita a un’operazione di salvataggio e rilancio di Ferrarini, azienda che produce salumi.

La proposta, si legge in un comunicato della banca guidata da Carlo Messina, vede come partner industriali Gruppo Bonterre–Grandi Salumifici Italiani, O.P.A.S. (la più grande organizzazione di prodotto tra allevatori di suini in Italia) e HP (società attiva nel sostegno e nell’innovazione dell’agrifood).

La cordata “metterà a disposizione dell’operazione capacità imprenditoriali e apporti di capitale, a cui si unisce il sostegno finanziario di Intesa Sanpaolo che, con un ammontare di 35 milioni di euro disponibile per la durata del piano industriale presentato, intende sostenerne il successo”.

Stefano Barrese (nella foto), responsabile divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, spiega che “questa iniziativa intende mettere in sicurezza un asset strategico dell’agroalimentare del nostro Paese affinché anche tutte le aziende che ne compongono la filiera produttiva possano trarne importanti benefici. La nostra banca, infatti, è fortemente impegnata nel Programma Filiere, che annovera già 700 grandi imprese in Italia e i loro 16.000 fornitori, con l’obiettivo di coinvolgere medie, piccole e anche piccolissime imprese verso il rilancio del nostro sistema produttivo, attraverso le aziende di riferimento di dimensioni più grandi”.

La proposta di concordato preventivo dei creditori è alternativa rispetto a quella presentata dall’attuale proprietà di Ferrarini. Ieri, a un’agenzia di stampa, un portavoce dell’azienda ha dichiarato: “Abbiamo appreso dalla stampa della proposta concorrente, di cui non conosciamo il contenuto. Nei prossimi giorni e nei tempi stabiliti dal tribunale depositeremo la nuova proposta di concordato, che possiamo anticipare sarà decisamente più conveniente per i creditori e più garantita”.

Noemi

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