Finmeccanica e Hitachi chiudono la vendita di Ansaldo ai giapponesi
Dopo l’annuncio a inizio anno, Finmeccanica, assistita da Ubs e Mediobanca, e Hitachi, affiancata da Citibank e Deutsche Bank, hanno realizzato il closing delle operazioni relative all’acquisto da parte dell’azienda giapponese dell’attuale business di Ansaldo Breda nonché dell’intera partecipazione pari a circa il 40% detenuta da Finmeccanica in Ansaldo Sts per complessivi circa 790 milioni di euro.
In linea con «gli accordi firmati il 24 febbraio e in seguito alla distribuzione di un dividendo pari a 0,15 euro, come comunicato il 6 marzo 2015, il prezzo di acquisto delle azioni di Ansaldo Sts pari a 9,50 euro per azione, per un corrispettivo totale di 761 milioni per l’intera partecipazione venduta», si legge in una nota congiunta.
Il corrispettivo totale netto pagato a Finmeccanica al closing in base all’accordo di acquisto dell’attuale business di Ansaldo Breda, comprensivo del patrimonio immobiliare, ammonta a circa 30 milioni di euro.
Ora Hitachi lancerà un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulle rimanenti azioni di Ansaldo Sts, che ha contestuamente nominato il nuovo cda, composto da Alistair Dormer, Karen Boswell, Stefano Siragusa, Ryoichi Hirayanagi, Barbara Poggiali e Bruno Pavesi (tratti dalla lista presentata dall’azionista di maggioranza Finmeccanica) nonché Giovanni Cavallini, Paola Giannotti e Giulio Gallazzi (tratti dalla lista presentata dai fondi azionisti di minoranza)
«Con la cessione del business relativo al trasporto ferroviario – ha detto l’ad di Finmeccanica, Mauro Moretti (nella foto) – Finmeccanica è ora un’azienda focalizzata interamente sull’aerospazio, difesa e sicurezza. Ciò rappresenta una tappa fondamentale nell’esecuzione del nostro Piano industriale volto a focalizzare e rafforzare il gruppo nel core business e a raggiungere i nostri obiettivi economici e finanziari».