Fondo Italiano, a Neuberger Bergman l’esclusiva per la vendita delle partecipate

Dopo due rilanci, nuove proposte e varie indiscrezioni, alla fine il Fondo Italiano d’Investimento, assistito da Credit Suisse, e i quotisti (Cassa Depositi e Prestiti, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Monte dei Paschi di Siena, Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, Banco BPM, Banca Popolare dell’Emilia Romagna, Credito Valtellinese, Banca Cividale e UBI Banca), hanno annunciato un accordo di esclusiva con Neuberger Berman finalizzato alla possibile cessione del 100% delle quote del Fondo stesso e quindi del portafoglio delle 22-23 partecipazioni di minoranza in pmi italiane. 

Neuberger Berman avrebbe quindi prevalso sull’altro contendente in gara, cioè la cordata tra la francese Tikehau e la Italmobiliare dei Pesenti, supportati dall’advisor Leonardo & Co, per l’offerta migliorativa presentata in questi ultimi giorni Nel dettaglio il progetto prevede la creazione di una newco quotata, con una dotazione tra i 500 milioni e 1 miliardo, nella quale confluirà l’intero portafoglio di 23 partecipate del Fondo Italiano, che a propria volta potrebbe sfruttare i vantaggi dei Pir e stando ai rumors, l’offerta sarebbe superiore ai 300 milioni di euro. L’iniziativa di Neuberger Berman, secondo il piano dei manager del gruppo Usa, sarebbe dunque in continuità con il progetto iniziale con cui è nato il Fondo Italiano d’Investimento, per fornire capitale per lo sviluppo a supporto della crescita dell’economia reale del nostro paese. 

La scelta della sgr guidata dall’amministratore delegato Carlo Mammola (nella foto) arriva dopo che nel fine settimana la partita sembrava ormai chiusa con la proposta di Tikehau fatta assieme a Italmobiliare che prevedeva il trasferimento del portafoglio con un impegno finanziario di 300 milioni di euro, dei quali 250 milioni per il pacchetto di aziende partecipate e 50 milioni di ulteriore commitment. 

Dal canto suo, Fii fa sapere che “l’accordo scaturisce da un processo di valutazione e selezione, coordinato dalla stessa SGR e da Credit Suisse, in qualità di advisor, che ha coinvolto alcuni tra i principali investitori istituzionali italiani e internazionali con l’obiettivo di individuare uno o più soggetti interessati ad acquisire le quote del Fondo in un’ottica improntata alla continuità gestionale e strategica rispetto ai principi che hanno fin qui guidato l’attività di Fii sgr”. 

Oggi tra le partecipate del Fondo Italiano ci sono infatti Pmi come la Ligabue, la Filmaster, fino alla Surgital e alla Megadyne. Si tratta di piccole e medie imprese che sono diventate leader nel loro settore di nicchia e che possono vantare una strategia globale e una forte predisposizione all’export.

 

Noemi

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