Fs con Mediobanca sceglie Atlantia. Prende forma la newco per salvare Alitalia
Affiancata dall’advisor Mediobanca, con un team guidato da Francesco Bosco e composto da Andrea Giorgianni e Camilla De Massa, con McKinsey e Oliver Wyman, Ferrovie dello Stato muove il primo passo per dare forma alla newco incaricata del salvataggio di Alitalia, con la scelta di Atlantia quale partner da affiancare a Delta Air Lines e al ministero dell’Economia e delle Finanze. La società della famiglia Benetton, assistita nell’operazione da Banca Imi, punta a ottenere una quota fino al 40% di Alitalia con un investimento intorno ai 300 milioni, sopra Fs col 35%, e Delta e il Mef a dividersi il restante 25%. Proprio come Delta, anche Atlantia non esclude una crescita graduale nella compagnia. Il capitale di partenza della newco è stimato in un miliardo di euro.
FS, nella nota, fa sapere che “inizierà a lavorare quanto prima con i partner individuati per condividere un Piano industriale e gli altri elementi dell’eventuale offerta”. E in effetti di lavoro da fare ce n’è molto. C’è da stabilire la compagine azionaria, la governance e la bozza di piano, che prevede fra le altre cose un rafforzamento dello scalo di Fiumicino, gestito dalla controllata Adr, e di quello di Linate, che conta 16 destinazioni di medio raggio, e l’implementazione delle rotte a lungo raggio in generale. Prevista, almeno così sembrerebbe, la riduzione della flotta, da 118 a 109 aerei nei primi tre anni del piano.
Quanto ai tempi, l’offerta finale dovrebbe arrivare entro il 30 settembre e solo dopo l’approvazione del piano, da sottoporre anche ai sindacati, si procederà col resto. L’offerta vincolante vera e propria potrebbe arrivare a dicembre, quando la compagnia avrà ancora una liquidità di circa 400 milioni di euro.
L’allungarsi dei tempi incide anche sul toto-nomine sull’amministratore delegato della nuova Alitalia. Flavio Cattaneo, impegnato in Italo come vice presidente esecutivo, smentisce ogni coinvolgimento. Fra i nomi che circolano ci sono quello di Alfredo Altavilla, ex Fca, oltre a quelli dell’attuale commissario Stefano Paleari, del manager di Fs, Fabrizio Favara e di Luciano Fausti, manager di Mediobanca e impegnato nelle ristrutturazioni di Boscolo, Ferroli, Dico e Grandi Lavori Fincosit.
Restano fuori dai giochi, dunque, gli altri candidati, cioè Claudio Lotito, il gruppo Toto e l’imprenditore colombiano German Efromovich. Secondo il Sole24Ore, la proposta di Toto è stata esclusa perché presentava basse sinergie industriali ed eccessive richieste di modifica del piano industriale, inoltre c’è il tema dei contenziosi aperti con l’Anas (che è al 100% di Fs). Su Lotito si rileva la mancanza di dati finanziari sul gruppo e anche per Efromovich, l’imprenditore azionista di maggioranza della compagnia colombiana Avianca, l’esclusione sarebbe avvenuta mancanza di sufficienti dati finanziari. Ha pesato forse anche il fatto che i dati su Efromovich sono a Panama, paese giudicato poco trasparente.