FURLA

Tutti gli advisor di Furla nella chiusura della composizione negoziata della crisi

Il marchio di moda bolognese Furla a fine giugno 2025 ha sottoscritto l’accordo con i creditori finanziari, tappa cruciale nel percorso di ristrutturazione e rilancio del marchio ed elemento chiave per la conclusione positiva della misura avviata nel luglio 2024. Ha partecipato al processo anche il fondo Idea Ccr II, gestito da Dea Capital Alternative Funds sgr, società del gruppo De Agostini, che negli scorsi mesi aveva rilevato la maggior parte dei crediti bancari di Furla. La famiglia Furlanetto mantiene il 100% del capitale sociale, elemento che assicura continuità valoriale e coesione strategica. A rafforzare il segnale di stabilità, anche la conferma della struttura manageriale con Eraldo Poletto nel ruolo di ceo, che sottolinea la fiducia nell’alta professionalità dei propri collaboratori.

GLI ADVISOR

Furla è stata assistita nella composizione negoziata dai consulenti Gianluca Vidal e Antonio Gaiani, nonché da Kpmg Restructuring, con un team guidato da Federico Bonanni e Marco Brugola e composto da Lorenzo Pennacchio (senior manager) e Francesco Saverio Romano (assistant manager). Franco Carlo Papa ha attestato la veridicità dei dati e la fattibilità economica del piano di Furla ai sensi art. 56 del Codice della crisi, con l’ausilio di Marco Grappa e di Nicola Ceccopieri dello Studio Papa Professionisti d’Impresa.

I creditori finanziari Dea Capital Alternative Funds sgr, quale gestore del fondo Idea CCR II, Cassa depositi e prestiti, Banca Nazionale del Lavoro, Intesa Sanpaolo, Unicredit e Simest sono stati affiancati da Molinari. La società, anche nel contesto della composizione negoziata, è stata supportata per gli aspetti legali da GOP. Bloom, socio di maggioranza di Furla, è stato seguito per i profili legali da Terrin & Associati.

valentina.magri@lcpublishinggroup.com

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