Goldman promuove 465 managing director. Sette gli italiani

Sono 465 i nuovi managing director nominati da Goldman Sachs, nella consueta e biennale tornata di promozioni della banca d’affari (e la prima sotto la guida del ceo David Solomon), circa 44 in meno di quelli nominati nel 2017 (qui la notizia) ma 40 in più di quelli del 2015 (qui la notizia).

Fra questi sono sette gli italiani presenti nella lista (l’1,5%), un numero in linea con la promozione 2017, quando erano sei i nostri connazionali.

Si tratta di Luigi Tavella, Francesco Papa, Enrico Orlandi, Giuseppe Milicia, Lorenzo Pasquale Longo, Angelo Diotisalvi e Federico Ceresole.

Tavella, in Goldman dal 2015, è nel dipartimento sales della banca ed è basato a Zurigo. In precedenza è stato director- Institutional Sales sempre in Svizzera per Deutsche Bank e nel dipartimento di Sales Italy di Barclays.

Francesco Papa lavora nella banca americana dal 2007 nella divisione di investment banking, all’interno della quale si occupa di equity capital markets con responsabilità per l’Italia e la Svizzera. Ha lavorato in alcune delle principali operazioni dove la banca è stata coinvolta, come la quotazione di Technogym o il deal Prada.

Enrico Orlandi, parte della divisione investment banking a Londra, è in Goldman dal 2015. In precedenza, dal 2007 al 2015, ha lavorato nella global markets di Citigroup.

Giuseppe Milicia, nel team FX Algorithmic Trading della sede di New York, è nella banca dal 2014 dopo aver fatto esperienza in Barclays, Mako Capital e Hsbc.

Lorenzo Pasquale Longo, delta derivatives trader basato a Londra, è entrato in Goldman Sachs prima nel 2011 e poi nel 2012, dopo un master all’università Bocconi.

Angelo Diotisalvi fa parte del Financing Group di Goldman Sachs a Londra, è uno dei “fedeli” della banca, dove è entrato 14 anni fa, nel 2015, dopo la laurea alla Bocconi a Milano.

Infine Federico Ceresole (nella foto) è head of portfolio advisory group per l’area Emea di Goldman Sachs PWM. In banca dal 2010 – dopo un passaggio dal 1998 al 2004 – in precedenza è stato anche responsabile dell’asset management di Banca Leonardo.

Nel complesso, la tornata di nomine di quest’anno presenta alcune significative caratteristiche. La prima è che le donne sono il 29%, il numero più alto di sempre (nel 2017 erano il 24%). Oltre la metà, il 62%, sono millennials (cioè giovani nati tra l’inizio degli anni ’80 e la fine dei ’90), un numero in crescita rispetto al 2017 (erano il 44%) mentre il 66% dei nuovi md consono dei “fedeli” della banca, professionisti che hanno iniziato come analisti o associates e che hanno lavorato nelle file di Goldman Sachs per una media di dieci anni.

Quanto alla provenienza, il 53%, cioè 249 persone, sono americani, il 31% (142) proviene dall’area Emea e il 16% (74 persone) da Asia e Pacifico.

La lista completa di nomi è disponibile qui.

Noemi

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