Gruppo Azimut: miglior utile netto di sempre 605 milioni, +59% sul 2020

Il totale delle masse comprensive del risparmio amministrato si attesta a fine dicembre a 83,2 miliardi di euro, +38% rispetto a fine dicembre 2020, di cui 54,1 miliardi di euro fanno riferimento alle masse gestite. Durante gli ultimi 3 anni (2019-2021), i clienti del gruppo hanno beneficiato di una performance media netta ponderata del +17%.

La raccolta netta del 2021 è stata di 18,7 miliardi di euro, oltre 4x il risultato del 2020, anche grazie all’acquisizione di Sanctuary Wealth. Il business estero oggi rappresenta il 40% del patrimonio complessivo. La contribuzione all’Ebitda di gruppo del business estero raggiunge nel 2021 70 milioni di euro, in aumento rispetto ai 60 milioni di euro del 2020, mentre i ricavi totali si attestano a 249 milioni di euro, + 68% rispetto al 2020.

La posizione finanziaria netta consolidata a fine dicembre 2021 risultava positiva per 408,5 milioni di euro (eccedenza di cassa), in miglioramento rispetto ai30,5 milioni a fine 2020. Il debito lordo si ridurrà dai quasi 900 milioni di fine 2020 a circa 500 milioni alla fine di marzo 2022, anche grazie al rimborso del senior bond da 350 milioni. Il deleveraging in corso comporterà un significativo miglioramento della ratio debito lordo/ Ebitda che si ridurrà a 0.66x. Nel 2021 sono state fatte acquisizioni e investimenti per ca. 129 milioni e sono stati erogati dividendi ordinari per ca. 136 milioni. La Pfn a fine dicembre include anche versamenti per ca. 75 milioni per acconti d’imposta, bollo virtuale e riserve matematiche.

Positiva l’attività di reclutamento in Italia di consulenti finanziari e private banker nel 2021: il gruppo e le sue divisioni italiane hanno registrato 141 nuovi ingressi, portando il totale delle reti del gruppo Azimut a fine dicembre a 1.840 unità.

Per il 2022 si prevede, in condizioni di mercato normali, una raccolta netta totale tra i 6 – 8 miliardi e un utile netto di almeno 400 milioni. Alla luce dell’evoluzione del quadro fiscale di riferimento globale (Pillar II) il gruppo prevede un incremento del tax rate di lungo termine al c. 22% a partire dal 2023. Inoltre, è previsto che il contributo del business estero a fine 2024 raggiunga un utile netto gestionale di 150 milioni di euro.

Infine, come già anticipato in data 12 gennaio 2022, il Gruppo comunica che, a seguito dell’approvazione da parte delle autorità competenti, la modifica alle commissioni applicate ai fondi lussemburghesi avverrà a partire dal 1° aprile 2022, allineando il metodo di calcolo delle commissioni variabili (“performance fees”) alle nuove linee guida ESMA. Tale nuovo sistema di calcolo implicherà un TER per i clienti in linea con la media storica, con una componente ricorrente più elevata e l’introduzione di un sistema che, in caso di over o sottoperformance rispetto al benchmark, prevedrà un aggiustamento variabile di una parte delle commissioni ricorrenti con un cap a +/- 20% (“fulcrum fee”).

Il cda ha deliberato di proporre all’assemblea dei soci, la cui convocazione è prevista per il 28 aprile 2022, la distribuzione di un dividendo totale ordinario di 1,30 euro per azione al lordo delle ritenute di legge (pari ad un dividend yield del 6% ai prezzi attuali). Il dividendo di 1,30 euro sarà pagato interamente per cassa. La data di pagamento del dividendo è prevista per il 25 maggio 2022, con stacco cedola il 23 maggio 2022 e record date 24 maggio 2022.

L’utile netto della sola capogruppo Azimut Holding è pari nel 2021 a 307,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai 288.5 milioni registrati nel 2020.

Pietro Giuliani, presidente del gruppo, sottolinea: “È purtroppo difficile celebrare un anno record in queste settimane di alta tensione e volatilità, con una guerra in corso che riporta il mondo in tempi bui; come Azimut non rimarremo indifferenti e faremo la nostra parte tramite Fondazione Azimut e il Comitato di Sostenibilità per portare un aiuto concreto al popolo ucraino. Il 2021 si conclude con una raccolta netta record di 18.7 miliardi euro, un utile netto di 605 milioni di euro, il dato più alto mai raggiunto dal Gruppo, e una performance netta media ponderata ai clienti del 6,5% (superiore dell’1,6% rispetto all’indice Fideuram). Tutto questo è stato possibile grazie ad un modello di business che da oltre 30 anni si basa sull’integrazione tra gestione e distribuzione, sull’innovazione di prodotto e, dal 2011, sull’espansione internazionale. Un Gruppo fatto di persone unite per raggiungere e superare tutti gli obbiettivi che ci siamo sempre posti. Lavoreremo per creare le basi di una importante crescita dell’utile netto anche nei prossimi anni, con un contributo prospettico dall’estero nel 2024 di oltre 150 milioni di Euro. L’espansione sui mercati internazionali, con particolare attenzione ai mercati emergenti, lo sviluppo degli alternatives, ma soprattutto la qualità dei nostri colleghi ci permetteranno di realizzare anche questo ulteriore passaggio nella storia di Azimut”.

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

SHARE