ANDREA ORCEL UNICREDIT

I 50 DELLA FINANZA ITALIANA

a cura di eleonora fraschini

Anche quest’anno, MAG e Financecommunity.it hanno voluto mettere in luce i 50 protagonisti del mondo della finanza in Italia. Questa edizione porta con sé una novità: considerata l’importanza del ruolo che l’industria del private equity ha avuto nel corso dell’anno e considerato il contributo che ha dato alla ripresa, abbiamo deciso di includere in questo elenco anche alcuni professionisti di questa categoria.

Sono quindi stati raccolti gli attori principali dei diversi settori finanziari: dal banking all’investment banking, dalla consulenza all’asset management, fino al real estate e all’ambito dei crediti distressed. Tutte le figure che raccontiamo si sono distinte, nell’ultimo anno, per i traguardi raggiunti. Qualcuno ha ricevuto una nomina per un ruolo apicale o ha assunto il controllo della società di cui fa parte, qualcun altro si è distinto per aver messo in atto progetti improntati all’innovazione. Altri personaggi sono invece stati al centro di importanti deal e operazioni che hanno cambiato il panorama del mercato italiano.

Tutti hanno saputo accogliere e superare le sfide dell’ultimo anno, reso complesso dagli strascichi della pandemia, e trasformare le difficoltà che hanno incontrato in opportunità per costruire un nuovo percorso.

  1. Andrea Orcel (Unicredit)

La stampa lo chiama “il Cristiano Ronaldo della finanza”. Andrea Orcel, 58 anni, è stato nominato amministratore delegato del Gruppo UniCredit. Di certo si è trattato del più rilevante “cambio di poltrona” sulla scena dell’alta finanza nazionale nel corso di quest’anno.

Orcel ha iniziato la sua carriera nel 1987 in Midland Montagu per poi passare in Goldman Sachs e Boston Consulting Group. Dal 1992 al 2012 ha lavorato in Merrill Lynch, ricoprendo diverse posizioni senior. È da qui che, nel 1998, ha seguito la fusione dei gruppi bancari Credito Italiano e Unicredito, da cui è nata proprio UniCredit.

Nel 2012 è entrato in UBS come membro del comitato esecutivo di gruppo e presidente dell’Investment Bank, proseguendo poi la carriera nella banca svizzera fino ai massimi vertici.

Il 27 gennaio il consiglio di amministrazione di UniCredit ha deciso all’unanimità di proporlo come nuovo ceo della banca di piazza Gae Aulenti. I media hanno parlato molto del suo pacchetto retributivo da 7,5 milioni.

Entrato in carica, Orcel ha ridisegnato l’assetto manageriale e organizzativo dell’istituto di credito. Tante le novità introdotte. Ha creato un nuovo comitato esecutivo e semplificato la gerarchia. Ha scelto di posizionare l’Italia come geografia autonoma, riflettendone l’importanza cruciale per il gruppo. Ha voluto una struttura a matrice, posizionando l’area di corporate and investment banking a servizio di tutte le geografie per offrire ai clienti prodotti e servizi in grado di soddisfare i bisogni locali. Ha creato una nuova divisione Digital che porta tecnologia, digitalizzazione e dati nell’ambito del nuovo group executive committee, assicurandone la piena inclusione in ogni decisione strategica e sottolineando l’importanza critica di quest’area per le sfide business. Tra le novità della gestione Orcel va ricordata anche la recentissima istituzione della divisione wealth management e private banking in Italia. Ultimo, ma non certo per rilevanza, va ricordato l’impegno del banchiere nelle trattative con il Ministero dell’economia e delle finanze per la possibile acquisizione di Monte dei Paschi di Siena, che tuttavia al momento sembrano essersi concluse con un nulla di fatto.

2. Carlo Messina (Intesa Sanpaolo)

La fusione con Ubi Banca, resa effettiva lo scorso aprile, è solo il primo dei passi compiuti da Intesa Sanpaolo quest’anno sotto la guida del Ceo Carlo Messina, 59 anni. I risultati finanziari del primo semestre mostrano un utile netto pari a 3 miliardi di euro: è il miglior dato a partire dal 2008. Anche i proventi operativi netti sono i più alti di sempre, grazie ai risultati della prima parte dell’anno nelle Commissioni.

Nel momento decisivo che l’economia italiana sta vivendo, Intesa vuole essere un punto di riferimento per la ripartenza. Messina ha infatti annunciato che l’istituto di credito metterà a disposizione oltre 400 miliardi di prestiti a medio e lungo termine che saranno disponibili a imprese e famiglie nell’arco temporale del PNRR. Nell’ultimo anno il Ceo di Intesa Sanpaolo ha inoltre promosso diverse iniziative con l’obiettivo di favorire lo sviluppo sostenibile, a partire dal collocamento del Green Bond per 1,25 miliardi. Si tratta della terza emissione. Infatti, Intesa Sanpaolo è stata la banca italiana a emettere il primo Green Bond, nel 2017, a cui è seguito il Sustainability Bond del 2019 con un focus sulla circular economy. «Se immagino dove sarà Intesa Sanpaolo nel 2025, al completamento del prossimo piano d’impresa – ha dichiarato Messina ad Aprile – penso che avremo completato un percorso da leader in Europa: crescere nei ricavi, ridurre i costi e tenerli sotto controllo, fare sì che la qualità del credito del nostro gruppo sia eccellente e ci porti ad una forte riduzione del costo del rischio».

3. Giuseppe Castagna (Banco Bpm)

L’utile netto di 361 milioni, ottenuto nella prima parte dell’anno da Banco Bpm, conferma l’efficacia delle scelte commerciali dell’amministratore delegato Giuseppe Castagna, 62 anni. La robusta posizione patrimoniale è stata riconosciuta anche da Moody’s che, lo scorso maggio, ha portato a “stabile” l’Outlook del rating dell’istituto di credito. Nel corso dell’anno, Castagna ha poi portato a termine due fusioni per incorporazione. La prima, avvenuta ad aprile, riguarda ProFamily, mentre la seconda ha interessato Bipielle Real Estate.

Con la fusione tra Banca popolare di Milano e Banco Popolare, operativa dal 2017, è stato l’iniziatore dell’ultima tornata di “risiko bancario” che, nei prossimi mesi potrebbe tornare a vederlo protagonista, anche se il banchiere dice di non avere alcuna fretta e che il gruppo è perfettamente in grado di ballare da solo. «In questo momento non sembrano esserci i presupposti per avviare un percorso di consolidamento», ha dichiarato al Corriere della Sera a fine settembre.

Nel 2021, tra i titoli a maggior capitalizzazione di Borsa, Banco Bpm è stato il migliore e la sua performance è risultata superiore a quella dell’indice bancario italiano ed europeo.

Curiosità: Castagna, tra le altre cose, è anche un ex campione di nuoto e nel 1976 ha partecipato alle Olimpiadi di Montreal.

4. Alberto Nagel (Mediobanca)

Utili d’esercizio per il 2020-21 in crescita a 808 milioni di euro. Non si arresta la crescita di Mediobanca, sotto la guida di Alberto Nagel, 56 anni. Al timone dell’istituto di Piazzetta Cuccia dal 2008, il banchiere ha alle spalle un percorso svolto tutto nelle stanze Mediobanca: fresco di laurea alla Bocconi, è stato assunto nel 1991. Ha ricoperto poi incarichi di crescente importanza e negli anni ‘90 ha seguito le privatizzazioni di Enel, BNL, Banca di Roma e Finmeccanica.

Tra i risultati positivi dell’ultimo anno c’è anche l’andamento in Borsa: in un anno Mediobanca ha visto un rialzo del 54%. Negli ultimi mesi, Nagel si è speso per mettere a punto delle operazioni di grande rilevanza, tra queste, il banchiere è da più parti indicato al lavoro su nuove possibili acquisizioni.

Ma la priorità delle ultime settimane è Generali, dove Mediobanca (primo azionista con il 12,8%) sta lavorando per mantenere alla guida del Leone di Trieste il manager Philippe Donnet.

5. Corrado Passera (Illimity)

Ha improntato il suo percorso professionale sulla sfida per l’innovazione: da Olivetti a illimity, passando per Poste Italiane, Intesa Sanpaolo e l’incarico di Governo.

Risale a gennaio la joint venture tra Fabrick-Gruppo Sella e Illimity Bank in Hype, che ha superato gli 1,5 milioni di clienti. A giugno è invece nata la fondazione illimity con l’obiettivo di creare nuovi spazi di inclusione, coesione e benessere condiviso.

Nello stesso periodo è stato presentato il piano strategico del gruppo per il periodo 2021-25: per quest’anno è previsto un utile netto di circa 60-70 milioni di euro.

6. Dario Scannapieco (Cdp)

Dallo scorso maggio è amministratore delegato e direttore generale di Cassa Depositi e Prestiti. La nomina arriva al termine di un percorso di alto profilo nella finanza, iniziato nel 1992 in Telecom Italia. Nel 1997, era stato Mario Draghi, in qualità di direttore generale del Tesoro, a chiamarlo a far parte del Consiglio degli esperti del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano. Scannapieco, 54 anni, ha poi ricoperto il ruolo di vicepresidente della Banca Europea per gli investimenti e di Presidente del Fondo Europeo per gli investimenti.

Ora, nuovamente chiamato da Draghi, si appresta a svolgere un ruolo di primo piano negli equilibri economici del Paese.

7. Carlo Cimbri (Unipol)

Il primo semestre del 2021 si è chiuso bene per il gruppo Unipol. Il risultato netto è cresciuto e ha raggiunto quota 652 milioni di euro, beneficiando dei 138 milioni di euro derivanti dal consolidamento pro quota del risultato di Bper Banca. Il successo conferma l’efficacia della guida di Carlo Cimbri, 56 anni, amministratore delegato del gruppo con 25 anni di esperienza nel settore assicurativo e bancario.

Un percorso che è nato proprio in Unipol nel 1990 e che lo ha portato, nel corso degli anni, a ricoprire ruoli di crescente responsabilità. Il manager della finanza ricopre, tra le altre, anche la carica di consigliere di RCS Media Group e di Euresa Geie ed è componente del consiglio direttivo della Fondazione Censis.

A maggio la sua Unipol ha portato la partecipazione in Pop. Sondrio al 6,9% diventandone primo azionista.

8. Giovanna Della Posta (Invimit)

Dal 2019 è amministratore delegato di Invimit società partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e delle Finanze. In questi anni, Della Posta, classe 1972, ha rivoluzionato la Sgr e ha supervisionato diverse importanti operazioni realizzando quella che, a parere di molti, era una vera e propria missione impossibile: riuscire a far fruttare il patrimonio immobiliare dello Stato. Tra le operazioni più recenti, la cessione delle quote di Convivio, primo Comparto del Fondo Dante, al Gruppo Assicurativo Poste Vita. A giugno ha lanciato un nuovo progetto, denominato Beatrice e destinato a iniziative di senior housing. Prima dell’attuale incarico, ha lavorato in Enel, Fastweb e Sara Assicurazioni.

9. Andrea Bonomi (Investindustrial)

Gli ultimi mesi sono stati impegnativi per Investindustrial. Alle redini della società di investimento c’è Andrea Bonomi, 56 anni, che l’ha fondata nel 1990.

Nel corso del 2021, Investindustrial ha annunciato la storica quotazione in Borsa del gruppo Ermenegildo Zegna, attraverso la propria Spac e la vendita delle sue partecipazioni in Lifebrain e Polynt Reichold. A luglio, in seguito all’Opa, ha acquisito il 100% di Guala Closures. E sempre in questo attivissimo anno, ha portato a casa anche l’ingresso nel capitale di Targa Telematics tramite una società indirettamente detenuta.

Nel corso del tempo Investindustrial è stata protagonista di alcune delle più importanti operazioni di private equity in Italia. La sua prossima impresa potrebbe riguardare una delle realtà più interessanti del food made in Italy: La Doria.

10. Roberto Sambuco (Vitale & Co)

Entrato in Vitale & Co nel 2014, è diventato partner nel 2016. Guida l’ufficio di Roma ed è il regista dei rapporti istituzionali. È specializzato nella gestione di opportunità di sviluppo di progetti privati e pubblici, nelle operazioni di finanza aziendale, nella gestione delle crisi d’impresa. Nell’ultimo anno, con il suo team di professionisti, ha assistito diverse realtà. Ad aprile ha seguito Seaside nella fusione con Teg (energy service company del gruppo Italgas), mentre a febbraio ha affiancato Rekeep ha nell’emissione di un prestito obbligazionario. Ha 52 anni e tra il 2009 e il 2014 è stato Capo Dipartimento per le Comunicazioni, ovvero dell’amministrazione che gestisce il settore audiovisivo, delle telecomunicazioni e del servizio postale del Governo italiano. Ha gestito il lungo passaggio dalla televisione analogica alla televisione digitale.

11. Giovanni Tamburi (Tip)…

PER PROSEGUIRE LA LETTURA CLICCA QUI E SCARICA LA TUA COPIA DI MAG

nicola.dimolfetta@lcpublishinggroup.it

SHARE