I creditori approvano il piano di Bain per la Bottiglieri Shipping Company

Con il via libera dell’adunanza dei creditori, che ha promosso il piano concordatario promosso dagli azionisti (la famiglia napoletana Bottiglieri) insieme a Bain Capital, il fondo entra ufficialmente Giuseppe Bottiglieri Shipping Company battendo le offerte dei concorrenti Oceanbulk e Augustea Holding, che fa capo alla famiglia Zagari, che avevano presentato un’offerta dell’ultima ora riuniti nel veicolo Lighthouse.

 Ora manca solo l’omologa formale da parte del Tribunale di Napoli al piano che prevedeva in un primo momento l’intervento del fondo statunitense con un apporto di 120 milioni di euro, cifra poi rialzata a 205 milioni. Un rialzo evidentemente apprezzato dalle banche, tra le quali Banca Monte dei Paschi di Siena, Monte dei Paschi di Siena Capital Service, Banco di Napoli e UniCredit, che rappresentano circa l’80% dell’esposizione debitoria, pari a 419 milioni di euro.

La nota diffusa dalla shipping company lo scorso venerdì 2 marzo spiega che “la Corte d’Appello di Napoli, con provvedimento emesso il 26 febbraio 2018, ha dichiarato inammissibile l’istanza proposta da Lighthouse Limited al fine di vedere sospesa l’adunanza dei creditori e le conseguenti operazioni di voto. Queste operazioni, iniziate il 7 febbraio 2018, si sono regolarmente concluse il 27 febbraio 2018 sull’unica proposta di concordato preventivo ritenuta ammissibile dal Tribunale di Napoli e sottoposta al voto, vale a dire quella presentata dalla Giuseppe Bottiglieri Shipping Company”.

 

Noemi

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