I nuovi vertici di Mediobanca: Grilli presidente e Melzi d’Eril ceo

Oggi il Cda di Mediobanca si è riunito e ha nominato Vittorio Umberto Grilli (in foto a sinistra) presidente, Alessandro Melzi d’Eril (in foto, a destra) amministratore delegato, Sandro Panizza vice presidente e Massimo Bertolini segretario del Consiglio.

È stato fissato in 12 il numero dei componenti del Consiglio e sono stati nominati amministratori, per gli esercizi 2026-2028: Vittorio Umberto Grilli, Alessandro Melzi d’Eril, Sandro Panizza, Paolo Gallo, Massimo Lapucci, Tiziana Togna, Giuseppe Matteo Masoni, Federica Minozzi, Donatella Vernisi, Andrea Zappia, Ines Gandini e Silvia Fissi, tratti dalla lista presentata dall’azionista Banca Monte dei Paschi di Siena. Il rinnovo del Cda avviene ad esito dell’opa di Mps su Mediobanca, conclusa con successo lo scorso settembre.

Contestualmente, l’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha approvato il bilancio al 30 giugno 2025 e la distribuzione di un dividendo lordo unitario di 1,15 euro per ciascuna delle azioni aventi diritto, di cui 0,56 euro erogato a titolo di acconto nel maggio scorso mentre il saldo di 0,59 euro sarà messo in pagamento il 26 novembre prossimo con “record date” il 25 novembre e data stacco il 24 novembre.

CHI SONO GRILLI E MELZI D’ERIL

Melzi d’Eril è nato a Milano, dove ha frequentato il liceo scientifico Severi e si è laureato in economia all’Università Bocconi. Ha iniziato la sua carriera a Londra in Dresdner Kleinwort Benson. Poi è passato a Unicredit, Clessidra e infine Anima, dove ha trasformato un progetto in una delle principali realtà del risparmio gestito italiano. Alla guida di Anima Holding dal 2020, Melzi d’Eril ha portato avanti acquisizioni mirate: Aletti Gestielle, Kairos, Castello sgr.

Milanese, classe 1957, Vittorio Grilli è figlio di Massimo, imprenditore, e Maria Ines Colnaghi, biologa all’Istituto dei tumori. Si è laureato in economia alla Bocconi nel 1981. Quindi ha conseguito un master e un dottorato in economia all’Università di Rochester, nello stato di New York. Dal 1986 al 1990 è stato ricercatore a Yale, dal 1990 al 1994 al Birkbeck College dell’Università di Londra. Nel 1994 si è legato a Mario Draghi che, da direttore generale del Tesoro dal 1991, tre anni dopo lo ha chiamato al ministero come capo della direzione per le privatizzazioni. Incarico che ha lasciato nel 2000 per passare a Credit Suisse. Dal 2002 Grilli è tornato al ministero come ragioniere generale dello Stato e dal 2005 al 2011 è stato direttore generale al dipartimento del Tesoro del ministero dell’Economia. Nel 2011 è stato nominato viceministro dell’Economia e delle finanze del governo Monti, carica che ha mantenuto fino al 2012, quando è diventato ministro. Nel 2014 è stato nominato presidente corporate & investment bank per l’area Europa, Medio Oriente e Africa di J.p. Morgan. Negli ultimi anni Grilli ha lavorato a numerosi dossier di peso, come il riassetto delle autostrade (ha finanziato i Benetton per acquisire il pieno controllo di Atlantia insieme al fondo Blackstone, diventato anche azionista di Autostrade per l’Italia insieme a Macquarie e a Cassa depositi e prestiti) e la vendita della rete di Tim a Kkr. 

valentina.magri@lcpublishinggroup.com

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