I piani di Vam, il veicolo guarda alla miniera dei consumer goods e servizi

Un nuovo progetto industriale nato con l’obiettivo di investire in società attive in servizi e beni di consumo in Europa, un settore che sta vivendo un momento favorevole grazie alla ripresa del settore post Covid.  È questo l’obiettivo di Vam Investments SPAC​​, una special purpose acquisition company sponsorizzata da Vam Investments Group, holding indipendente di investimenti e private equity.

La holding, che investirà direttamente nella SPAC circa 10 milioni di euro, è controllata dal presidente Francesco Trapani e dal fondatore e CEO Marco Piana. Tra i soci anche Tages, società di asset management internazionale. Trapani, Presidente anche della nuova Spac, ha alle spalle trent’anni di esperienza nel top management di aziende del lusso e del retail (ex CEO e azionista di Bulgari e CEO della divisione orologi e gioielli di LVMH), mentre Piana (CEO) ha un background ventennale nel private equity. Per questa ragione i settori di riferimento della neonata SPAC saranno principalmente (ma non solo) il settore dei beni di lusso, arredo e design di alto livello, ma anche gli hotel, i resort, e il mondo del food, dell’intrattenimento e dei media. La SPAC di Vam Investments ha debuttato ufficialmente lo scorso luglio su Euronext ad Amsterdam dove ha raccolto oltre 200 milioni di euro e dove, ad aprile 2021, era stata quotata Pegasus Europe, la SPAC lanciata nel febbraio scorso da Jean-Pierre Mustier (ex ceo di Unicredit) e Diego De Giorgi (consigliere di Unicredit ed ex co-head e poi sole head mondiale della investment banking di Bank of America Merrill Lynch). «La strategia della nostra SPAC copre tutto il settore dei consumer goods and services oltre alle rispettive filiere produttive, quindi comprende il lusso ma non si esaurisce con esso», spiega il CEO di Vam Investments SPAC Marco Piana, sottolineando però come proprio nel lusso i margini di crescita post Covid siano molto interessanti: «Il settore ha stupito tutti per velocità di ripresa e vigore della crescita dopo, se non addirittura durante, la pandemia. E ci sono varie dinamiche globali e di lungo termine che garantiscono un buon livello di crescita anche per gli anni a venire».

Per leggere l’intervista completa, clicca qui e scarica il Mag in formato pdf

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

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