I principi esg devono essere nel dna di tutti: l’intervista ad Angela Racca di Tages
“La nostra strategia esg si sviluppa su due filoni, quello dei prodotti e quello corporate, che viaggiano paralleli, seppur con tempistiche e inquadramenti normativi diversi. Secondo le linee guida imposte dalla Commissione Europea sulla finanza sostenibile, è necessario dichiarare le caratteristiche di sostenibilità dei fondi già nell’informativa precontrattuale, per poi renderne conto in modo puntale nell’attività di reportistica agli investitori. In quest’ottica, i due fondi esistenti, Tages Helios I e Tages Helios II sono entrambi articolo 8, ai sensi della SFDR europea (Sustainable Finance Disclosure Regulation) e nel corso di quest’anno lanceremo due nuovi fondi, uno di private debt e l’altro dedicato alla transizione energetica, che saranno rispettivamente articolo 8 e articolo 9. L’attenzione per la sostenibilità a livello prodotto, a nostro avviso, deve potersi rispecchiare anche in una strategia esg a livello corporate. I principi esg devono essere nel dna di tutti i dipendenti, per questo è importante creare una cultura aziendale”. Così Angela Racca (nella foto), head of investor relations & sustainability di Tages Capital Sgr, in occasione della Giornata Mondiale della Terra, racconta a Financecommunity l’impegno nella sostenibilità della società di gestione indipendente specializzata in fondi infrastrutturali con focus sulle energie rinnovabili.
Da gennaio 2022 Tages ha infatti avviato un’attività di Carbon Footprint interna relativa all’ufficio di Milano attraverso un modello proprietario di calcolo delle emissioni di CO2 per poter così intercettare le aree di ulteriore miglioramento. Già negli anni scorsi Tages aveva intrapreso azioni di riduzione delle emissioni negli uffici eliminando l’utilizzo della plastica, introducendo limiti sulla stampa e utilizzo di carta e sulla raccolta differenziata, nonché limitando l’uso di aerei nelle trasferte nazionali.
Parallelamente Tages ha stretto una partnership con Green Future Project, l’innovativa piattaforma che offre a privati e imprese la possibilità di partecipare attivamente alla mitigazione del cambiamento climatico tramite un servizio accessibile e modulabile, investendo in attività che riducono l’impatto ambientale generato dalla CO2, come la piantumazione di alberi e la protezione di foreste in tutto il mondo, o ancora lo sviluppo di parchi eolici per la produzione di energia rinnovabile.
L’accordo con Green Future Project ha l’obiettivo di rendere le attività dei dipendenti di Tages a impatto zero. Il progetto prevede di individuare la fascia di appartenenza di ciascun dipendente in base all’inquinamento prodotto dai suoi spostamenti lavorativi in base a un modello elaborato insieme all’Università di Oxford e il conseguente impegno della società ad investire risorse economiche in progetti green per la compensazione delle emissioni inquinanti. “Tra i progetti finanziati la riforestazione della costa occidentale del Madagascar per ripristinare la biodiversità terrestre e marina, la salvaguardia della biodiversità della foresta amazzonica e lo sviluppo del parco eolico di Jaisalmer in India per arrivare a generare 50 GWh di energia pulita all’anno”, continua Racca.
Dal 2018 Tages è inoltre firmataria del protocollo United Nations Principles for Responsible Investment (UNPRI) e ha ottenuto il punteggio più alto A+ per l’impegno nelle tematiche di integrazione ambientale, sociale e di governance durante l’anno 2019. “A questo scopo, abbiamo un team esg multifunzionale, che riporta al direttore generale e include i responsabili degli investimenti, il risk manager, il coo e il direttore commerciale”, spiega la head of investor relations & sustainability. “Già a partire dal 2019 abbiamo adottato dei miglioramenti nella gestione delle attività quotidiana in ufficio e abbiamo deciso di intraprendere un percorso per contabilizzare le nostre emissioni, nell’ottica di ridurre la nostra impronta di carbonio. Con la pandemia il paradigma del lavoro è senza dubbio cambiato, accelerando inevitabilmente la riduzione delle emissioni generate dalla nostra attività durante i periodi di lockdown, per questa ragione abbiamo deciso di acquistare dei certificati di compensazione delle emissioni attraverso la collaborazione avviata con Green Future Project”.
Quello dell’energia è un tema più che mai attuale, ma le radici della questione non sono così recenti: “Lavoro nel settore energy dal ’98 e sento parlare da sempre del problema della sicurezza degli approvvigionamenti a livello energetico in Europa. Questa crisi accelera la necessità di una transizione energetica, verso l’elettrificazione sempre più guidata da fonti rinnovabili, non solo a livello di produzione elettrica, ma anche da un punto di vista industriale e dei consumi domestici. In quest’ottica, Tages è un operatore privilegiato, con i primi due fondi già incentrati sulle infrastrutture rinnovabili e un terzo fondo che sarà ancora più focalizzato su alcune tecnologie legate alla transizione energetica, quali ad esempio lo storage: vento, sole e idroelettrico sono infatti fonti che rendono necessario sviluppare sistemi di accumulo per immagazzinare energia che viene poi ceduta alla rete. Con il fondo di private debt siamo pronti anche a supportare le aziende italiane che avranno bisogno di finanza alternativa per la trasformazione, la crescita e lo sviluppo sostenibile supportato, ove possibile, da sustainable linked loan”.
“A mio avviso è un momento complesso per gli investitori che devono orientarsi nel vasto panorama degli investimenti esg, a causa di una comunicazione che spesso rischia di generare confusione: viene privilegiata la quantità di informazioni a discapito della qualità dei dati necessari a misurare efficacemente il raggiungimento di obiettivi esg. Non c’è dubbio che ci sia un forte interesse per gli investimenti esg che stanno dimostrando di poter offrire ritorni interessanti e decorrelati”, conclude.