Iccrea pronta a cedere npls per 1 miliardo entro luglio con Gacs

Il gruppo Iccrea si prepara a cedere un miliardo di non performing loans (npls), provenienti da 20 Bcc e due banche del gruppo, entro luglio e attraverso le Gacs, le garanzie pubbliche a fronte della cessione dei crediti deteriorati.

A riferirlo è stato il direttore generale di Iccrea Banca, Leonardo Rubattu (nella foto), nella conferenza stampa al termine dell’assemblea, specificando che una seconda tranche di npls, delle dimensioni ancora da definire, potrebbe essere ceduta entro la fine dell’anno sempre con le garanzie se il governo riuscirà ad avere la proroga per le Gacs oltre il 6 settembre.

Il gruppo, stando al piano industriale depositato in Bankitalia e alla Bce assieme all’istanza per l’autorizzazione lo scorso 27 aprile, prevede di cedere 7,3 miliardi di crediti deteriorati entro il 2021 a fronte di uno stock complessivo pari a 18 miliardi.

Rubattu ha spiegato che la cessione dovrebbe portare l’attuale rapporto tra npls e impieghi lordi del gruppo dall’attuale 19,5% all’11% entro il 2021 e, a fine periodo, il Cet1 dovrebbe superare l’attuale 15,04%.

In assemblea il presidente Giulio Magagni ha commentato anche la mozione presentata dai parlamentari della Lega che prevede la moratoria di 18 mesi sul varo dei nuovi gruppi, che dovrebbero partire da inizio 2019, dicendo che “sono discorsi pericolosi quelli sulla possibilità di bloccare la riforma del credito cooperativo. Si semplificano cose molto complesse”. “La costituzione dei gruppi non nasce dalla semplice esigenza di salvaguardare la stabilità delle Bcc o salvarle – ha osservato il dg Rubattu -. C’è soprattutto la questione di rendere il modello del credito cooperativo competitivo e consentirgli di sopravvivere in un mondo nel quale il business bancario sta cambiando molto rapidamente”.

Una volta autorizzato, il nuovo gruppo Iccrea avrà un patrimonio disponibile di 4 miliardi e potrà contare su 4 milioni di clienti, 2.600 sportelli presenti in 1.720 comuni italiani, un attivo di circa 150 miliardi, un patrimonio netto di 11,4 miliardi. Nel 2021 è previsto un utile netto di circa 800 milioni contro un utile del 2017 stimato in 139 milioni. A oggi il bilancio stand alone del 2017 che evidenzia un utile netto di 29 milioni, nonostante oneri straordinari come la svalutazione per 21 milioni di euro del fondo Atlante e 20 milioni di euro per la progettualità del nuovo gruppo.

Il bilancio evidenzia un patrimonio di 1,6 miliardi, Npl per 2,5 miliardi (pari al 15,5% degli impieghi) e un tasso di copertura del 47 per cento. Nel corso del 2017 Iccrea ha proceduto alla cessione di titoli di Stato per 4,7 miliardi con una plusvalenza di 73,5 milioni che ha più che compensato gli oneri straordinari per le svalutazioni e le spese per la costituzione del gruppo. Le azioni proprie detenute dalla capogruppo a fine 2017 avevano un valore di 30,2 milioni nominale a un prezzo di carico di 52,8 euro per azione. Lo scorso 20 aprile la banca ha ceduto azioni per un valore di 6,1 milioni.

 

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