Il Fondo Coima Esg City Impact supera i 500 milioni di euro di raccolta

Coima Sgr – attiva nella gestione patrimoniale di fondi di investimento per conto di investitori istituzionali – comunica l’ingresso di Fondazione Enpam – Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza dei Medici e degli Odontoiatri – tra gli investitori di Coima Esg City Impact Fund (CECIF) che raggiunge così 521 milioni di euro di raccolta, con l’obiettivo di superare i 600 milioni di euro entro fine 2022 proseguendo verso il target di oltre un miliardo di euro.

Fondazione Enpam si aggiunge agli altri investitori del fondo: Cassa Forense, Cassa Dottori Commercialisti, Inarcassa, BCC Credito Cooperativo, Fondazione CARIPARO, Compagnia di San Paolo e la stessa Coima Sgr.

L’annuncio è stato dato nel corso di un incontro di dialogo con alcuni tra i più importanti investitori istituzionali nazionali a cui hanno partecipato Alberto Oliveti (Presidente AdEPP e Fondazione ENPAM), Sergio Corbello (Presidente Assoprevidenza), Giovanni Maggi (Presidente Assofondipensione), Francesco Profumo (Presidente ACRI e Fondazione Compagnia di San Paolo), al fine di affrontare – come focus dell’incontro – l’analisi dell’impatto dei real asset nel contesto economico attuale e la risposta che gli investitori istituzionali italiani possono dare per contribuire a sostenere la competitività del Paese, nel rispetto dei propri obiettivi finanziari.

Alberto Oliveti: “Se vogliamo essere previdenti dobbiamo capire che in questo momento già difficile a livello climatico e internazionale, la nostra attività caratteristica presenta un nuovo problema perché paghiamo inflazione e non incassiamo inflazione. Tenere soldi fermi vuol dire perderne, quindi essere prudenti e lungimiranti significa operare in maniera molto flessibile e tempestiva, ma sarà possibile solo se non saremo incatenati da tetti, vincoli e divieti rigidi legati a schemi del passato. Forse questo è il momento di investire più sul Paese e vogliamo poterlo fare. Sviluppare rigenerando, e rigenerare rispettando. Credo sia questo il succo di un progetto urbanistico avanzato”.

Sergio Corbello: “I fondi pensione collettivi hanno un approccio opposto circa l’investimento in real asset: i “vecchi” (riserve per 66,5 miliardi) lo praticano con continuità mentre i “nuovi” (63,5 miliardi) quasi lo ignorano. Per essi è immaginabile un crescente interesse nei riguardi dei FIA a base immobiliare, in ottica di diversificazione e a compensazione dell’andamento negativo di altre asset class. Non va peraltro disatteso il ruolo dei titoli di Stato, tornati a rendimenti attrattivi. Questa considerazione vale anche per tipologie di investimento legate alla transizione del Paese e al Pnrr. I fondi pensione, per vincoli ordinamentali e per scelte autonome (preesistenti), non possono compiere interventi diretti. Le forme potranno agire indirettamente, attraverso la sottoscrizione di FIA specializzati”.

Giovanni Maggi: “I fondi pensione sono sempre più attori fondamentali nel supporto e nel rilancio dell’economia del Paese con l’obiettivo sempre più consolidato di investire una parte delle loro ingenti risorse in real asset e con un focus d’investimento che si orienta sempre di più su temi ESG e sull’impatto sociale degli investimenti stessi”.

Francesco Profumo: “Questa iniziativa va nella direzione di un paese moderno. Le fondazioni hanno imparato a diversificare e questa diversificazione negli ultimi anni è stata molto positiva anche nei periodi difficili. Il fondo Coima Esg City Impact ha una grande attenzione ai temi ambientali, sociali e digitali: le fondazioni oltre a essere investitori possono diventare soggetti molto interessanti perché questi tre elementi sono essenziali fra quelli messi in atto dalle fondazioni nel corso degli ultimi anni. In prospettiva il tema della rigenerazione urbana si conferma come una delle priorità delle fondazioni e mi aspetto che ci siano nel prossimo futuro attività di investimento”.

Manfredi Catella: “Il fondo Coima Esg City Impact Fund ha superato il primo traguardo importante di 500 milioni di euro di capitali impegnati da primari investitori istituzionali nazionali con la missione di contribuire all’accelerazione della transizione delle città italiane con obiettivi di impatto, ambientale e sociale, allineati all’agenda del Pnrr e alla regolamentazione europea SFDR. Attraverso la forma del partenariato il fondo ha già amplificato i propri investimenti per oltre 1 miliardo di euro con un moltiplicatore di 5 volte rispetto ai propri capitali impegnati e con una capacità di attivazione di investimenti industriali sul territorio di oltre 2 miliardi di euro entro i prossimi 12 mesi”.

Il Fondo

Istituito nel luglio 2020, durante la crisi pandemica, Coima Esg City Impact Fund ha l’obiettivo di contribuire alla transizione ecologica e sociale delle città italiane attraverso un’attività di investimento nel riuso edilizio a livello di edificio e nella rigenerazione urbana a scala di quartiere.

CECIF investe sin dalla fase di generazione dello sviluppo edilizio e urbano con capitali nazionali di lungo termine che gli consentano di attuare una politica di investimento industriale di trasformazione basata sui fondamentali. Il fondo, al termine del processo di valorizzazione, mantiene in portafoglio gli immobili beneficiando del flusso di reddito e consentendo la distribuzione di un dividendo regolare.

Coima Esg City Impact Fund compone l’obiettivo di investimento finanziario con quello di impatto Esg strutturato secondo obiettivi quantitativi misurabili, stabiliti ex ante progetto per progetto (Scope 1,2,3). L’obiettivo di amplificare la scala di impatto viene raggiunto anche incrementando la capacità di investimento e di impatto attraverso partnership con operatori privati e pubblici come nel caso della rigenerazione dello scalo ferroviario di Porta Romana con Prada Holding e Covivio e con RFI e con la Fondazione Milano Cortina, e con la partecipazione di Intesa San Paolo nel finanziamento dell’operazione di rigenerazione urbana.

In prospettiva il partenariato pubblico-privato con primari soggetti pubblici come Cdp, Invimit, RFI, Regioni, Comuni, aziende pubbliche, ecc., sarà una possibile modalità strategica di sviluppo del fondo.

Il fondo CECIF beneficia dell’esperienza in trasformazione urbana di Coima maturata in oltre 40 anni, consentendo di sistematizzare e accelerare la diffusione delle best practices maturate con la ricerca e i progetti realizzati.

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

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