IL FONDO SOVRANO CINESE GUARDA A F2i
Un possibile nuovo socio è in vista per F2i. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, si tratta del fondo sovrano China Investment Corporation (Cic), il quale potrebbe entrare con un investimento di qualche centinaio di milioni di euro per completare la raccolta del secondo fondo di F2i, che arriverà a quota 1,2 miliardi e che è già stato sottoscritto per quasi 800 milioni.
Cic, tra i più importanti fondi sovrani al mondo con un patrimonio di 600 miliardi di dollari, era già in trattativa con il gruppo finanziario infrastrutturale italiano dal settembre scorso ma l'accordo si sarebbe arenato per questioni relative alla governance. Le trattative sarebbero riprese grazie all'attivismo dei manager di F2i e soprattutto grazie alla nuova governance nata con l’arrivo dell’ad Renato Ravanelli. Sembrerebbe dunque prossimo il raggiungimento di un accordo, a testimonianza del forte interesse di Cic verso le infrastrutture in Italia, settore in cui F2i è molto impegnato, ad esempio nei network per l'energia, nelle reti autostradali, nel settore aeroportuale e nelle reti veloci di telecomunicazioni, cioè nella banda larga. P
er quanto riguarda l'energy, il fondo infrastrutturale guidato da Ravanelli ha in portafoglio gruppi come 2i Rete Gas (ex Enel Rete Gas), primo operatore indipendente nel settore della distribuzione del gas in Italia, e di recente ha acquisito gli impianti fotovoltaici messi in vendita da Eon, con il quale lo scorso anno ha stretto un accordo di collaborazione proprio sulle rinnovabili.
Sul fronte autostradale, F2i ha una quota in Infracis, holding che detiene partecipazioni principalmente nel settore autostradale del Nord Est tra le quali l’Autostrada del Brennero, l’Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova e le Autovie Venete, mentre F2i Aeroporti possiede partecipazioni in Malpensa e Linate ma anche Torino e di recente ha aperto le porte al fondo Ardian, gruppo francese già socio del fondo infrastrutturale. C’è poi il settore delle Tlc con il futuro riassetto di Metroweb sotto i riflettori e le relative trattative con Wind, Vodafone e, forse, Telecom Italia per dotare la società delle risorse per gli investimenti. Insomma, tanta carne al fuoco che sta riscontrando interesse anche da potenziali investitori esteri come i cinesi di Cic, che hanno messo ormai da alcuni mesi nel radar l’Italia.