Il lending diventa unitranche

Si chiama Unitranche Lending ed è una forma di prestito “ibrido” che da oltreoceano ha attraversato l’Europa, passando per il Regno Unito, e ora sta attirando in maniera particolare l’attenzione del mondo finanziario italiano.

Questo strumento, spiega Raul Ricozzi, partner di Orrick, «consiste in unico prestito che rappresenta il costo di un prestito senior, uno mezzanine ed, eventualmente, anche uno junior». Il lender iniziale può «cedere delle porzioni di partecipazione del finanziamento senza coinvolgere il borrower, ovvero il ricevente», spiega l’avvocato. Il rapporto resta dunque uno a uno tra il borrower e il lender, il quale però «effettua una sindacazione diretta attraverso una cessione dei crediti oppure mediata, tramite altre tipologie di strumenti giuridici, con investitori che vogliono assumere rischio verso quel borrower» afferma Ricozzi.

È uno strumento, per l’avvocato, molto “borrower friendly”, molto semplice da usare per chi chiede il finanziamento. E se da un lato è tecnicamente più complesso per il lender, dall’altro la particolarità è che «consente a chi lo eroga di catturare più tipologie di investitori, anche quelli che vogliono prendere il rischio mezzanine o junior, che in una normale sindacazione di un tipico senior loan non coinvolgerebbe».

A chi è rivolto? A banche che intendano fornire un prodotto più articolato rispetto al classico prestito garantito, soddisfacendo l’esigenza di quei borrower che hanno necessità di debito anche da parte di investitori inclini ad un maggior rischio, a fronte di un maggior rendimento.

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