VALERIO DE MOLLI AMBROSETTI

Il paradigma open trasforma la finanza: l’indagine di Ambrosetti, Fabrick, illimity

Open Banking e Open Finance: trend di cui negli ultimi anni si è previsto l’impatto “disruptive” e che ha visto incumbent, corporate e Fintech definire e porre in essere importanti strategie di cambiamento. Fotografare lo status reale ad oggi del concreto processo di cambiamento degli attori coinvolti è l’obiettivo dell’importante lavoro promosso da The European House – Ambrosetti e da due attori chiave di questo nuovo mercato, Fabrick – pioniere e piattaforma ecosistemica di riferimento per l’Open Finance – e illimity, banca di nuovo paradigma ad alto tasso tecnologico.

È nata così la ricerca “Come il paradigma open sta trasformando gli ecosistemi finanziari”. Un’indagine che ha coinvolto complessivamente 630 attori tra Fintech, Imprese e Start up nazionali e internazionali, e strutturata in tre diversi capitoli.
Le evidenze del primo capitolo focalizzato sulle dinamiche innescate dalla collaborazione tra incumbent e fintech, e i risultati generati ad oggi saranno presentati nel corso del webinar in programma il 20 gennaio.
La ricerca nella sua interezza sarà completata e presentata nel corso della 33°edizione del workshop “Lo Scenario dell’Economia e della Finanza” di The European House – Ambrosetti, che si terrà nelle giornate dell’1 e 2 aprile.
La discussione del webinar del 20 gennaio partirà dai primi importanti risultati della survey che, grazie anche alla collaborazione con Fintech District, ha coinvolto anche 227 nuovi operatori (91 italiani e 136 internazionali) con l’obiettivo di identificare le logiche di creazione di valore e i modelli operativi.
Dalle prime evidenze della ricerca emerge che: il 46% delle Fintech opera sulla base dell’innovazione di prodotto come elemento distintivo della propria offerta, mentre il 39% punta su nuove dinamiche di customer experience. Per la quasi totalità – il 74% – le strategie di sviluppo si fondano sui principi della Data Economy sfruttando fonti dati non-PSD2.

Il 100% delle Fintech ritiene fondamentale per il proprio business creare partnership con altri attori e, infatti, il 70% di esse ha già attuato o intende attuare forme di integrazione di prodotti/servizi di terzi, considerando le partnership chiave per migliorare l’efficacia commerciale (secondo il 32%). Nei prossimi 3 anni, ben il 43% delle Fintech si vede come parte integrante di un ecosistema di piattaforma.

Paolo Zaccardi, ceo di Fabrick, commenta: “Per gli incumbent è vitale realizzare collaborazioni con le fintech per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi in grado di garantire al cliente finale un’esperienza fluida e personalizzata, elemento che sempre più determinerà la loro competitività sul mercato. In questo contesto si conferma centrale il modello di piattaforma che concretamente permette questo tipo di contaminazione e co-creazione. Banking as a service ed embedded finance si confermano approcci chiave per cogliere le opportunità dell’Open Finance, specialmente se realizzati all’interno di un ecosistema finanziario aperto che abbia come elemento fondante una piattaforma. Questo è il modello in cui abbiamo sempre creduto”.
Una visione che si riflette coerentemente anche nelle risposte raccolte tra le banche incumbent che, per il 48% afferma di riconoscere nella collaborazione con le Fintech la possibilità di disporre di soluzioni innovative e per ben il 52% riconosce loro la capacità di sviluppo di tecnologie disruptive fondamentali per l’innovazione di prodotto. Il 57% degli incumbent ha pertanto valutato che l’offerta delle Fintech consente loro di ottenere sensibili vantaggi nelle strutture di costo, e il 25% ci vede anche la possibilità di una maggiore attrattività dei servizi. Interessanti anche le evidenze dell’indagine condotta sul segmento delle Neobank per le quali le partnership/integrazioni con le Fintech rappresentano per ben il 44% l’opportunità di crescere, riducendo secondo il 31% il Time-to-Market.

Carlo Panella, Head of Direct Banking di illimity, commenta: “Il settore finanziario è al centro di grandi cambiamenti e altrettanto grandi opportunità. Le nuove tecnologie e regole hanno rivoluzionato le logiche tradizionali e oggi ci troviamo di fronte a un mondo aperto, che coinvolge attori provenienti dalle industrie più diverse. Avviare nuove forme di collaborazione nell’ Open Finance è la chiave per creare valore per la società, offrendo servizi innovativi capaci di soddisfare i bisogni emergenti. illimity ha interpretato questo modello fin dall’inizio stringendo partnership con operatori non finanziari attraverso illimitybank con aziende come Mimoto e Fitbit, o integrando l’offerta con quella assicurativa di Helvetia e AON. Di recente abbiamo creato l’App di Sport e Salute, per connettere gli italiani allo sport, e annunciato le collaborazioni con Amazon, per contribuire alla digitalizzazione delle pmi, e con Eni, attraverso l’adesione alla piattaforma Open-es per lo sviluppo sostenibile delle imprese. Con la joint venture in Hype abbiamo inoltre abilitato un vero e proprio scambio di competenze, servizi e prodotti – dall’aggregazione conti, attraverso la psd2, all’accesso ai conti deposito di illimitybank – con l’obiettivo di accelerare la crescita della prima fintech italiana. Intendiamo essere parte di un cambiamento che è solo all’inizio e, per questo motivo, illimity è costantemente a lavoro per lo sviluppo di nuovi modelli in ottica “bank as a platform”. Siamo quindi felici di aver collaborato alla realizzazione di questa Ricerca insieme a partner di altissimo livello”.

Le Fintech risultano infine centrali nelle strategie di sviluppo anche per le imprese, che per l’81% le ritiene fondamentali per integrare nella propria offerta il concetto di Embedded Finance, nonché – naturalmente – per le Startup, che per l’87% affermano di voler integrare prodotti finanziari collaborando con Fintech per sviluppare soluzioni customizzate (42%) e creare ecosistemi di innovazione (37%).
I dati, le API e l’intelligenza artificiale devono essere considerati gli strumenti alla base di nuove offerte, di nuovi modelli di business e di nuovi ecosistemi”, dichiara Valerio De Molli (nella foto), Managing Partner & ceo di The European House – Ambrosetti. “Gli oltre 650 stakeholder, coinvolti da The European House – Ambrosetti nelle survey (630 attori tra Fintech, Neobank, Imprese e Startup) e nelle interviste (oltre 20 banche incumbent), hanno validato il modello ecosistemico di sviluppo dell’Open Finance che vede protagonisti Fabrick e illimity. A beneficio dell’intero sistema-Paese, vi è l’opportunità di promuovere uno sviluppo ecosistemico molto ampio con il supporto sia degli attori pubblici, in qualità di regolatori, sia degli attori privati. Lo sviluppo dell’Open Finance secondo un paradigma a piattaforma indirizza le richieste delle imprese e delle nuove generazioni di consumatori che richiedono servizi e prodotti smart accessibili senza soluzione di continuità tra diversi device e capaci di offrire un’esperienza d’uso a 360°”.

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

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