Illimity, crediti per 745 milioni alle pmi e acquisto 1,15 miliardi di npl

Illimity Bank, istituto fondato e guidato da Corrado Passera (nella foto) grazie alla fusione tra SPAXS e Banca Interprovinciale, ha registrato, al 31 marzo 2019, uno stock di crediti netti verso clientela pari a 513 milioni di euro, in crescita del 6% rispetto a fine 2018.

Di questi, i volumi di attivi nei business specializzati con la clientela pmi e nel segmento dei npl corporate hanno raggiunto circa 375 milioni di euro alla fine del mese scorso, in crescita dell’11% rispetto alla fine dell’anno 2018.

Complessivamente, dall’inizio dell’operatività in settembre 2018 a fine aprile la banca ha sviluppato un business da 745 milioni di euro circa, con una crescita in linea col piano industriale 2018-2023.

Il totale attivo di illimity nel trimestre ammonta a 1.120 milioni di euro, rispetto a 1.235 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2018, e comprende principalmente crediti per finanziamenti concessi alla clientela per 513 milioni di euro, in aumento del 6% rispetto ai 484 milioni di euro rilevati al 31 dicembre 2018.

L’indice CET1 è pari a circa l’83%, con cassa e titoli liquidabili per circa 430 milioni di euro. Il Liquidity Coverage Ratio si attesta a 813% alla fine del primo trimestre dell’anno rispetto a 491% di fine 2018. Il risultato economico netto del trimestre è negativo per 5,9 milioni di euro dei quali 2,6 milioni sono i costi di startup.

La strategia di crescita della banca sta attraversando il business npl corporate, attraverso il lancio di Neprix, piattaforma innovativa di servicing npl, e con la partnership con IT Auction, operatore specializzato nella gestione e commercializzazione di beni immobili e strumentali attraverso il proprio network di piattaforme/aste online e professionisti. Inoltre la banca ha siglato anche una partnership con Raisin, piattaforma fintech di open banking per la distribuzione di depositi a clientela retail tedesca, che permetterà a illimity di diversificare la raccolta.

Il Consiglio di amministrazione di illimity anche ha approvato l’aumento di capitale a servizio del piano “Employee Stock Ownership Plan – ESOP” per complessivi 30.661,81 euro, corrispondenti a 43.022 azioni ordinarie, corrispondenti a una diluizione dello 0,07%.

Npl, un portafoglio da 1,2 miliardi

Al 31 dicembre 2018 la divisione npl investment & servicing aveva acquistato portafogli di crediti npl e single name per un valore nominale lordo complessivo di 1,15 miliardi di euro al prezzo di circa 90 milioni di euro. Nel corso del primo trimestre 2019, la banca ha finalizzato l’acquisto di nuovi portafogli npl e single name per un controvalore investito di 21 milioni di euro. Il valore complessivo di crediti non performing si attesta quindi a circa 1,2 miliardi di euro, rappresentanti, per circa l’80%, da portafogli corporate corrispondenti a un valore di carico in bilancio di circa 109 milioni di euro al 31 marzo 2019.

Illimity ha siglato ulteriori accordi per l’acquisto di portafogli npl leasing per un prezzo complessivo di 207 milioni di euro. Nel corso del primo trimestre la Banca ha inoltre erogato 3 milioni di euro di npl senior financing, e lo stock di crediti a clientela riferito a tali operazioni è di oltre 50 milioni di euro. Successivamente alla chiusura del trimestre, illimity ha concluso una nuova operazione di senior financing per un valore di 82 milioni di euro. Complessivamente, tali finanziamenti sono garantiti da portafogli npl per un valore nominale complessivo lordo di circa 2 miliardi di euro.

Dall’inizio dell’operatività in settembre 2018 la divisione npl investment & servicing ha originato business nei vari segmenti di operatività per complessivi 454 milioni di euro. Per quanto riguarda la liquidità della banca, comprende circa 290 milioni di euro di cassa e posizione interbancaria netta positiva a cui si aggiunge un ulteriore buffer di liquidità per 140 milioni di euro tra attività finanziarie prontamente liquidabili e altri titoli negoziabili. Nei primi mesi del 2019 è proseguita l’attività di de-risking e diversificazione del portafoglio titoli, attuata dal management nel contesto, tra l’altro, della realizzazione della business combination.

Divisione Sme, volumi per 291 milioni

La divisione Sme, nel primo trimestre, ha generato volumi per un totale di circa 57 milioni di euro. Successivamente alla chiusura del trimestre illimity ha perfezionato transazioni Turnaround e Crossover per un valore complessivo di 26 milioni di euro e siglato accordi per ulteriori 36 milioni, che saranno regolati nei prossimi mesi. L’area factoring ha raggiunto un’esposizione creditizia lorda di 8,5 milioni di euro a marzo 2019, corrispondenti ad un turnover complessivo di circa 14 milioni di euro, incrementati rispettivamente a 14 milioni di euro e 25 milioni di euro circa. Complessivamente, dall’inizio dell’operatività in settembre 2018 a fine aprile la divisione Sme ha originato volumi per 291 milioni di euro.

I titoli di Stato

Nel primo trimestre illimity ha ceduto titoli per un valore complessivo nominale di 88 milioni di euro, di questi 65 milioni di euro hanno riguardato titoli di Stato italiani. La banca ha inoltre acquistato 59 milioni di euro di altri titoli inclusi titoli di debito bancari subordinati, obbligazioni corporate e titoli di Stato americani e di altri paesi dell’area euro. Come risultato di questa attività, lo stock di attività finanziarie Htcs si è ridotto del 28% nel trimestre a 78 milioni di euro. L’ammontare di titoli di Stato classificati ad Htc resta invariato a 114 milioni di euro.

L’aumento delle attività materiali per 15 milioni di euro nel trimestre è generato dall’iscrizione del “Diritto di Uso” di beni acquisiti in particolare con il contratto di leasing riferito all’immobile della sede societaria. Le attività immateriali, pari a 5,7 milioni di euro, sono state originate dalla capitalizzazione di costi e investimenti legati allo sviluppo della piattaforma IT e della banca diretta digitale.

A marzo 2019 il rapporto tra crediti dubbi lordi organici e crediti lordi totali organici verso clientela (esclusi, quindi, i crediti NPL e UTP acquistati) è pari a circa 8,2%. Lo stock di crediti dubbi netti organici è rimasto sostanzialmente invariato a circa 18 milioni di euro, corrispondenti a un rapporto tra crediti dubbi netti organici e crediti netti totali verso la clientela (senza contare npl acquistati e titoli classificati come Htc) pari al 4,7% rispetto al 4,3% del 2018.

Nel corso del primo trimestre lo stock dei depositi a clientela ha mostrato un calo di 71 milioni di euro rispetto a fine 2018, focalizzato soprattutto sulla clientela corporate.

L’espansione della banca ha riguardato anche l’organico, che conta ad oggi circa 240 dipendenti dopo l’ingresso di oltre 100 nuove risorse dall’inizio del 2019.

Noemi

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