Intermonte e Mediobanca nel buyback di Saes Getters

Affiancata da Intermonte e Mediobanca, Saes Getters, capogruppo del gruppo industriale SAES, che produce componenti e sistemi realizzati con materiali avanzati brevettati dalla stessa società e utilizzati in applicazioni industriali e medicali, ha approvato il lancio di un’offerta pubblica di acquisto volontaria parziale sul 17,7% delle azioni totali (che corrispondono al 26,6% delle azioni ordinarie), per un corrispettivo di 23 euro per azione (ex dividendo 2018).

L’offerta, nel dettaglio, avrà ad oggetto al massimo 3.900.000 azioni ordinarie proprie per un controvalore massimo di 89,7 milioni. Il corrispettivo incorpora un premio dell’8,4% rispetto al prezzo ufficiale delle azioni ordinarie del 13 febbraio 2019.

L’operazione, che resta subordinata all’autorizzazione dell’assemblea dei soci,  nasce perché, alla data del 30 settembre 2018, anche ad esito della cessione del business della purificazione dei gas, il Gruppo Saes ha registrato una posizione finanziaria netta positiva pari a 234,6 milioni. Valutati diversi possibili impieghi delle risorse a disposizione, il Cda ritiene che, «anche in considerazione dell’andamento dei corsi di Borsa», sia una buona idea acquistare azioni proprie. In effetti, nonostante il +13,15% dell’ultimo mese, il titolo resta in negativo del 6,39% nell’ultimo anno. Ieri ha chiuso a 21,25 euro, in rialzo dello 0,24%.

Nell’approvare questa operazione, il Cda ha inoltre deciso di proporre agli azionisti anche la distribuzione di un dividendo (da pagare prima del perfezionamento dell’Opa) «sostanzialmente in linea con quello distribuito nell’esercizio scorso».

Per Intermonte ha lavorato un team composto da Fabio Pigorini, Giorgio De Giorgi e Tommaso Verecondi. Mediobanca ha invece agito con un team composto da Francesca Anzeloni Bignotti, Tommaso Sgrò e Alessandro Drudi.

 

 

Noemi

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