Intesa Sanpaolo e Latteria Sociale Valtellina insieme per la filiera del latte
Nell’ambito del “Programma Filiere”, Intesa Sanpaolo e Latteria Sociale Valtellina hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per facilitare l’accesso al credito delle oltre 110 aziende facenti parte del processo produttivo e che prevede un plafond di 5 milioni di euro verso tutti i loro soci conferenti.
L’intento del programma di Intesa Sanpaolo è quello di agevolare l’accesso al credito dei produttori segnalati come fornitori strategici dal capofiliera, dedicando soluzioni finanziarie che possano facilitare gli investimenti, in particolare quelli destinati all’efficientamento energetico, alla transizione ecologica, alla riduzione dei consumi idrici, alla valorizzazione dell’agricoltura biologica, all’ammodernamento delle aziende (Agricoltura 4.0), nonché il supporto per la gestione delle attività correnti e di campagna con specifici prodotti dedicati.
“L’accordo con la Latteria Sociale Valtellina è la conferma della nostra volontà di sostenere le
eccellenze dei territori e tra queste la produzione del latte di alta qualità – ha dichiarato Massimiliano Cattozzi (in foto), responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo – Attraverso il Programma
Filiere della banca, la Latteria ci segnalerà i propri fornitori strategici che in virtù dell’appartenenza
alla filiera potranno avere un miglior accesso ai servizi finanziari in termini di condizioni e di tempi. Intesa
Sanpaolo mette a disposizione un plafond di 5 milioni di euro per accompagnare gli investimenti delle
piccole imprese di questa filiera, in particolare promuovendo quelli legati alla transizione sostenibile
e alla digitalizzazione, fondamentali per essere competitivi sul mercato oltre all’autonomia
energetica, in coerenza con gli interventi del Pnrr”.
La Latteria Sociale Valtellina di Delebio è una cooperativa agricola di 1° grado costituita nel 1969
che attualmente conta 110 allevatori soci, nella quasi totalità agricoltori professionali, e impiega oltre
130 unità lavorative, tanto da potersi definire tutt’oggi il primo e il più conosciuto caseificio
valtellinese. Raccogliendo l’eredità delle piccole latterie sociali di paese che, per le loro dimensioni
e per la loro modesta struttura si stavano rivelando incapaci di affrontare un mercato sempre più
esigente in ogni termine, la Latteria Sociale Valtellina si è impegnata per specializzare il lavoro
separando l’attività di produzione del latte dalle fasi di raccolta, trasformazione, stagionatura e
commercializzazione dei prodotti caseari permettendo agli allevatori crescenti specializzazione e
professionalità e alla cooperativa l’adozione di tecnologie di lavorazione sempre più evolute per
ottenere prodotti di elevato standard qualitativo, nel rispetto delle più rigorose norme di genuinità e
salubrità, secondo i dettami della tradizione dei più alti standard di benessere animale.
Le aziende agricole della cooperativa grazie al progetto, avranno la possibilità di essere sostenute
nell’ambito della filiera del latte per superare le attuali difficoltà e accrescere gli sbocchi in diversi mercati,
con l’obiettivo di favorire ulteriormente il supporto finanziario agli imprenditori che intendono realizzare
nuovi impianti e/o miglioramenti. Un intervento che rientra nelle iniziative che la banca ha messo in atto
in coerenza e a supporto degli investimenti legati al PNRR. Nel comparto agro alimentare, Intesa Sanpaolo ha già attivato 170 contratti di filiera che hanno coinvolto oltre 6.500 fornitori, un giro d’affari complessivo di oltre 22 miliardi di euro e oltre 22mila dipendenti del capo-filiera.
«Siamo una cooperativa fortemente radicata sul territorio e, in continuità con quanto abbiamo fatto finora, affrontiamo le sfide ambientali con convinzione e sensibilità attraverso concrete scelte aziendali – aggiunge Fabio Esposito, direttore generale Latteria Sociale Valtellina di Delebio – Nel corso degli anni, i processi interni di raccolta, gestione e trasformazione della materia prima hanno subito notevoli cambiamenti e miglioramenti tecnologici, tutti fortemente orientati a garantire la massima sicurezza alimentare, l’efficientamento energetico, la riduzione di utilizzo della risorsa idrica e l’impatto ambientale. Progetti molto significativi, quali il nuovo concertatore del siero che renderà la struttura di Delebio autosufficiente sotto il consumo idrico e l’installazione di pannelli fotovoltaici su tutte le strutture aziendali che produrranno oltre 550 MWh/anno sono già stati pianificati per il 2022, mentre altri saranno realizzati nei prossimi anni. Questa collaborazione con Intesa Sanpaolo – conclude il direttore Esposito – è un forte segnale di fiducia verso la filiera agricola provinciale che potrà contare su formule di accesso al credito agevolate e personalizzate in funzione delle finalità di investimento che ciascun soggetto dovrà perseguire”.
Intesa Sanpaolo ha implementato il sostegno alle imprese e agli enti italiani interessati al PNRR
lanciando la piattaforma digitale “Incent Now”, in collaborazione con Deloitte, messa a disposizione
gratuitamente per tutti i clienti. La piattaforma digitale sarà costantemente aggiornata con le
informazioni relative alle misure e ai bandi resi pubblici da enti istituzionali nazionali ed europei
nell’ambito della pianificazione del PNRR. Ciascun cliente, inclusi quelli del settore agro alimentare,
potrà individuare rapidamente le migliori opportunità sulla base del suo profilo, del suo settore di
attività e del suo territorio e raccogliere le informazioni utili per presentare i propri progetti di
investimento concorrendo all’assegnazione dei fondi pubblici. La Direzione Agribusiness presidia il territorio Lombardia Nord con 11 punti operativi, di cui 4 filiale dedicate e oltre 30 professionisti a servizio delle piccole e medie imprese del settore agro-alimentare coordinati da un Direttore Area e supportati da due Specialisti Agribusiness.