Intesa Sanpaolo, utile netto in crescita e crediti deteriorati in calo in 9 mesi

Intesa Sanpaolo archivia i primi nove mesi dell’anno con utile netto in crescita e crediti deteriorati in calo.

Il gruppo bancario guidato da Carlo Messina (nella foto), si legge in un comunicato, ha registrato un utile netto di 3,31 miliardi di euro (+9,9%). E prevede di distribuire agli azionisti a fine esercizio un dividendo pari all’80% circa dell’utile netto. Lo scorso anno il monte dividendi era stato pari a 3,44 miliardi.

Le attività finanziarie della clientela risultano pari a 951 miliardi (+1,2%). La raccolta diretta bancaria si è attestata a 427 miliardi (+0,4%). Il complesso di raccolta diretta assicurativa e riserve tecniche è pari a 164 miliardi (+7,9%). La raccolta indiretta ammonta a 524 miliardi, (+1,9%). L’ammontare di risparmio gestito è pari a 352 miliardi (+2,6%). La raccolta amministrata è pari a 172 miliardi (+0,6%).

Dal punto di vista della solidità patrimoniale, l’indice di riferimento (Cet1) a fine settembre era pari al 14,2%. Tra gennaio e settembre i crediti deteriorati sono scesi si circa 5 miliardi; negli ultimi quattro anni gli npl sono calati di 33 miliardi. Nei primi ventuno mesi del piano d’impresa 2018-2021 è già stato raggiunto l’80% dell’obiettivo di riduzione dei crediti deteriorati previsto per l’intero quadriennio.

Nei primi nove mesi la banca ha erogato circa 39 miliardi di nuovo credito a medio-lungo termine a famiglie e imprese italiane, riportando in bonis circa 15mila aziende.

I costi operativi sono scesi  a 6,75 miliardi da 6,93. Rispetto a quelle già previste dallo stesso piano d’impresa, sono possibili “ulteriori uscite volontarie” e “altre chiusure di sportelli a seguito dell’accordo con Sisalpay”. Dopo un accordo sindacale dello scorso maggio per l’uscita volontaria di 1.600 dipendenti entro giugno 2021, in aggiunta ai 9mila già previsti nel piano entro giugno 2020, ci sono state le adesioni “di circa 2.600 persone, che sono in corso di valutazione”. Per quanto riguarda la riduzione delle filiali, in aggiunta alle circa 1.100 già previste, viene perseguita £l’ottimizzazione della rete territoriale in Italia con chiusure di sportelli”.

Commentando i risultati, Messina parla di “contesto più complesso del previsto”.

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