Investindustrial, raccolta chiusa a 2 miliardi
Investindustrial chiude la raccolta del suo sesto fondo a quota 2 miliardi di euro, uno fra i più grandi fondi di private equity con focus sul Sud Europa.
La raccolta del nuovo fondo era stata lanciata lo scorso novembre, e già a fine dicembre il fundraising aveva superato le aspettative collocandosi ben oltre quota 1,25 miliardi di euro raccolti dal quinto fondo nel 2012. Tanto che Andrea Bonomi (nella foto) avrebbe potuto annunciare la raccolta a 6 miliardi, perché a tanto erano arrivate le manifestazioni di interesse da parte degli investitori.
Ma alla fine Investindustrial ha deciso di fissare l’hard cap a quota 2 miliardi, operazione in cui Lazard ha agito in qualità di placement agent e mentre Paul Hastings come advisor legale.
Il gruppo di sottoscrittori è composto da 47 investitori di lungo termine e il 54% del capitale proviene da investitori europei, il 41% dagli Stati Uniti e il 5% dal resto del mondo. Investindustrial VI continuerà investirà come i precedenti in quote di maggioranza di primarie società europee di dimensioni medio grandi, prevalentemente con sede in Italia, Spagna, Portogallo e Svizzera a elevato potenziale di internazionalizzazione.
Tre i principali settori: consumer, manifattura industriale e servizi.
Investindustrial conta 75 professionisti, oltre al managing principal Andrea C. Bonomi e suoi soci, il fratello Carlo Umberto, Dante Razzano, Carl Nauckhoff, Salvatore Catapano, Mateo Paniker, Roberto Maestroni e Joaquin Guell.