Invimit, dopo Dante tocca a Beatrice
di claudia la via
Lo sviluppo e la valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico attraverso la creazione di fondi comuni d’investimento chiusi. È la missione di Invimit, società di gestione del risparmio del ministero dell’Economia e delle Finanze, e al tempo stesso l’obiettivo del suo amministratore delegato, Giovanna Della Posta (nella foto), fermamente convinta che i buoni investimenti immobiliari continuino ad attrarre anche in un periodo difficile come questo. La manager, in carica dal 2019, ha “rivoluzionato” il settore e risvegliato una realtà dormiente che aveva accumulato tanto patrimonio ma non aveva una strategia per metterlo a profitto. Con l’idea di creare nuove opportunità, Della Posta ha dato vita al progetto Dante – acronimo di Digital access to national treasury estate, ndr – che diventa un nuovo veicolo, un fondo immobiliare che viene collocato sul mercato e del quale gli investitori possono acquistare quote. Un’esperienza virtuosa che ha risollevato Invimit e dato nuovo slancio alla valorizzazione del proprio patrimonio. Come conferma anche l’ultima asta pubblica, con 474 immobili in vendita in 33 città italiane per un valore di circa 155 milioni di euro. «Con quest’asta vogliamo razionalizzare il patrimonio immobiliare, ribilanciando così le asset class in portafoglio, in modo da poter concentrare le energie della Sgr su progetti più complessi, dove la valorizzazione a cura del pubblico è un valore aggiunto», spiega.
Cosa significa acquistare da Invimit oggi?
Significa innanzitutto accedere ad un portafoglio che nella quasi totalità dei casi non è mai transitato prima dal mercato. Abbiamo promesso, quando siamo partiti nel 2019 con questa modalità, che saremmo stati affidabili, semplici e trasparenti. La nostra mission è abbattere il debito pubblico valorizzando il patrimonio immobiliare e creando valore per il Paese: la soddisfazione del mercato, nonché gli incassi dell’ultimo biennio che si attestano a circa 320 milioni di euro, ci confermano che siamo sulla strada giusta.
Come sono distribuiti i vostri asset e di che tipologia di immobili parliamo?
Il patrimonio in gestione è di circa 1,7 miliardi: di questi, circa 600 milioni sono riferiti ad asset in uso alla Pubblica amministrazione adibiti a prefetture, caserme o questure, mentre la restante parte – circa 1,1 miliardi – è locata a privati o interessata da progetti di sviluppo. Abbiamo sia immobili cielo terra vuoti da valorizzare che terreni che erano utilizzati per scopi militari dalla Difesa e che oggi sono edificabili, peraltro in zone centrali e semi-centrali di città interessanti per gli investitori come Venezia, Roma e Milano.
Quando ha preso le redini la Sgr era un po’ “dormiente”. Cosa ha significato Convivio?
Convivio, primo comparto del Fondo Dante, è stata una sfida importante: siamo arrivati sui mercati e abbiamo dimostrato di…
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