IPEM Parigi 2023 – I trend della sostenibilità nel private equity

Sostenibile può essere davvero redditizio? Ne hanno discusso William Kadouch-Chassaing di Eurazeo, Elsa Palanza di Intermediate Capital Group (Icg) e Maaike Van Der Schoot di Alpinvest durante la sessione mattutina dell’Ipem del 19 settembre.

A oggi, secondo Maaike Van Der Schoot, sono molti gli esempi di investimenti basati sui principi esg che hanno contribuito alla creazione di valore, il problema è che fino a qualche anno fa non esistevano i parametri per misurare questi aspetti in modo efficace. «La vera sfida – aggiunge Kadouch-Chassaing – è far accettare un investimento e far capire la sua attrattività proprio in quanto esg e non nonostante il fatto che lo sia». L’investitore infatti a volte considera il rispetto dei parametri esg come un male necessario piuttosto che un’opportunità.  

Secondo Palanza l’obiettivo dei gestori è assicurarsi che non sia preponderante solo il fattore Environment che, a causa del cambiamento climatico e della crisi energetica, è un aspetto più evidente. I fattori da considerare sono infatti molteplici: «Supply chain, rischio geografico, stakeholders e dipendenti dell’azienda: sono tutti aspetti da considerare nella valutazione esg».

Per quanto riguarda il futuro, i trend segnalati sono principalmente due: una maggiore quantità di dati e l’obiettivo net zero.

Per approfondire meglio questi due aspetti, Financecommunity ha intervistato Angela Racca, Head Of Investor Relations & Sustainability di Tages Capital SGR.

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

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