Ipo: Italia cresce nelle operazioni (+25%) e capitali raccolti (+12%). I dati EY

Secondo i nuovi dati analizzati nell’EY Global IPO Trends Q2 2023, nel corso del primo semestre dell’anno si sono realizzate sul mercato mondiale 615 IPO (Initial Public Offering – offerte pubbliche iniziali) con una raccolta pari a 60,9 miliardi di dollari. L’attività delle IPO a livello mondiale è calata del 5% e del 36% per quanto riguarda rispettivamente il numero di operazioni e i capitali raccolti anno su anno. Trend in miglioramento se paragonato al primo trimestre 2023 (diminuzione rispettivamente dell’8% e del 61%) e che mostra una graduale anche se lenta ripresa e la presenza di IPO di maggiori dimensioni.

Il secondo trimestre è stato infatti caratterizzato da politiche monetarie restrittive, volatilità del mercato e da altre condizioni sfavorevoli, come ad esempio il perdurare delle incertezze economiche e delle tensioni geopolitiche, che hanno avuto un impatto sulle attività di IPO. Tuttavia, le attività di IPO in alcuni mercati emergenti sono in piena espansione, poiché hanno beneficiato ad esempio dell’aumento della domanda di risorse minerarie o ancora dello sviluppo di unicorni e di piccole e medie realtà imprenditoriali.

Il settore tecnologico mantiene la propria leadership nelle operazioni di IPO mentre quello energetico assiste a una lieve contrazione sulla scia del calo dei prezzi dell’energia. Inoltre, le operazioni cross-border hanno registrato un aumento significativo sia nel numero che nei capitali raccolti, principalmente attribuibile al crescente afflusso dalla Cina negli Stati Uniti e al flusso costante verso la Borsa svizzera.

Il mercato delle SPAC (Special Purpose Acquisition Company) continua ad essere caratterizzato da negoziazioni sempre più complesse. Un elevato numero di SPAC deve ancora annunciare o completare l’operazione di de-SPAC e si troveranno ad affrontare la scadenza della liquidazione nei prossimi sei mesi. Tuttavia, è possibile prevedere che le attività di IPO, attraverso l’aggregazione con SPAC, possano tornare ad un livello più ragionevole e sostenibile coerente con quello precedente al 2021.

Paolo Aimino (in foto), ipo e Capital Markets Leader di EY in Italia, commenta: “Pur in un contesto mondiale economicamente ancora sfidante per via degli effetti delle tensioni geopolitiche e macroeconomiche, in determinati settori strategici, come quello tecnologico e delle energie rinnovabili, si segnala una ripresa anche se lenta delle attività di IPO. Le aziende stanno infatti dimostrando una significativa capacità di resilienza: risulta quindi determinante per le società in fase di IPO prepararsi per le prossime “finestre” e concentrarsi sulla costruzione di valore sul lungo termine, ovvero in ottica di sostenibilità, per essere pronte alle prossime sfide e opportunità. In tale contesto, il mercato italiano ha mostrato segnali di controtendenza grazie a tre operazioni rilevanti sul mercato principale che hanno permesso a Euronext Milano di diventare il decimo mercato in termini di raccolta di capitali nel semestre”.

Focus sull’Italia: sfide ed opportunità per il mercato 

Le attività di IPO in Italia nel corso del primo semestre 2023 appaiono in controtendenza rispetto al mercato globale, evidenziando una crescita sia del numero di quotazioni (+25%) che della raccolta realizzata (+12%). Delle 15 operazioni realizzate durante il primo semestre 2023, le 4 quotazioni al mercato principale rappresentano oltre il 90% della raccolta del periodo e hanno permesso a Euronext Milano di diventare il decimo mercato in termini di raccolta di capitali nel semestre.  

Prospettive eventuali per il secondo semestre del 2023 

È possibile prevedere che la ripresa dell’attività delle IPO a livello globale potrebbe iniziare verso la fine del 2023, in caso di un graduale miglioramento delle condizioni economiche e del sentiment del mercato, con l’entrata nella fase finale della politica monetaria restrittiva. 

A seguito del debutto di una mega IPO realizzata attraverso uno spin-off negli Stati Uniti che ha messo in ombra tutte le altre IPO tradizionali, si potrebbe ipotizzare che questa tendenza persisterà. È infatti probabile che lo spin-off e quotazione di porzioni di grandi aziende si diffondano nei principali mercati, in quanto le società sono impegnate nel ricercare la creazione di maggiore valore per gli azionisti attraverso le cessioni, e gli investitori si orientano verso aziende mature e solide economicamente in un mercato delle IPO ancora in fase di ripresa. 

Comprendere i diversi requisiti di ciascun mercato in cui le società intendono entrare è essenziale per soddisfare le aspettative degli investitori ed evitare potenziali ritardi dovuti a questioni normative. Gli investitori continueranno a essere più selettivi, orientandosi verso società con solidi fondamentali e una comprovata esperienza. Tutte le opzioni disponibili dovrebbero essere prese in considerazione, dai differenti processi di IPO (quotazione diretta o aggregazione con SPAC) ad altri metodi di finanziamento (private equity, emissione di debito o cessione).

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

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