Italmobiliare, nuovo cda a dodici. Effetti contenuti da Covid-19 su partecipate
Il consiglio di amministrazione di Italmobiliare scende a dodici da quattordici membri. L’assemblea, che ha approvato il bilancio 2019, ha eletto il nuovo board, composto da
Laura Zanetti, Carlo Pesenti (nella foto), Livio Strazzera, Elsa Maria Olga Fornero, Vittorio Bertazzoni, Mirja Cartia d’Asero, Chiara Palmieri, Luca Massimo Fabio Minoli, Giorgio Bonomi, Sebastiano Mazzoleni, Marinella Soldi (eletti dalla lista presentata da Compagnia Fiduciaria Nazionale, che ha ottenuto l’82,24% dei voti sul capitale rappresentato) e da Antonio Salerno (rappresentante della lista presentata da RWC Asset Management LLP e Fidelity International, che ha ottenuto il 9,62% dei voti sul capitale rappresentato).
Al termine dell’assemblea si è riunito il cda, che ha confermato Laura Zanetti presidente, Livio Strazzera vice presidente e Carlo Pesenti consigliere delegato-direttore generale.
Eletto anche il nuovo collegio sindacale, che vede Pierluigi De Biasi quale presidente
(espresso dalla lista di minoranza presentata da RWC Asset Management LLP e Fidelity
International, che ha ottenuto il 13,17% dei voti sul capitale rappresentato), Gabriele Villa e
Luciana Ravicini (espressi dalla lista presentata da Compagnia Fiduciaria Nazionale, che ha
ottenuto l’82,24% dei voti sul capitale rappresentato) quali sindaci effettivi e Maria
Maddalena Gnudi, Michele Casò (espressi dalla lista presentata da Compagnia Fiduciaria
Nazionale) e Tiziana Nesa (espresso dalla lista di minoranza presentata da RWC Asset
Management LLP e Fidelity International) quali sindaci supplenti.
L’assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo ordinario di 060 euro per azione e di un dividendo straordinario di 1,20 euro per azione.
Per quanto riguarda le conseguenze economico-finanziarie dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del coronavirus Covid-19, “le tempestive misure messe in atto hanno ad oggi permesso di contenere gli impatti a livello di portfolio companies: le aziende attive nella filiera alimentare (Caffè Borbone, Capitelli e Sirap) e nella produzione e distribuzione di energia (Italgen e AGN Energia) hanno registrato continuità produttiva e commerciale, con riflessi nel complesso limitati sull’andamento economico. Nelle aziende per natura esposte al mondo retail o produttrici di beni non essenziali (Tecnica, in particolare) si incominciano ad osservare contrazioni dei volumi la cui rilevanza, al momento non stimabile, dipenderà dall’evoluzione del contenimento della pandemia, mentre per il gruppo Iseo si registra positivamente la rapida riapertura delle attività produttive temporaneamente sospese in Italia”.