Iziwork, la startup che porta la tecnologia nel mondo del lavoro. L’intervista a Pierluigi Lauriano
Iziwork è una tech company nata in Francia nel 2018 e arrivata in Italia a novembre 2020. La startup, ad oggi, ha raccolto in 3 round circa 70 milioni di euro da parte di investitori internazionali (Cathay BPI e C4 Ventures tra i principali).
La visione di iziwork si basa sull’idea di far evolvere, attraverso la tecnologia, il mondo del lavoro in somministrazione, nella convinzione che si tratti di un settore ancora troppo spesso legato a meccanismi di recruiting tradizionali, che invece può beneficiare di un approccio innovativo. L’ambizione è quella di facilitare, grazie alla tecnologia, l’ingresso nel mondo del lavoro per tutti, soprattutto per i lavoratori di quei settori troppe volte dimenticati dall’innovazione, come Logistica & Trasporti, Industria e comparto Manifatturiero, Ristorazione, EPC, Edilizia, Impiantistica, Costruzioni, e servizi per le aziende. Per capire le potenzialità di questa realtà, Financecommunity ha intervistato Pierluigi Lauriano, Managing Director di iziwork Italia.
Cosa la distingue nel mondo delle APL?
Sicuramente un tratto distintivo fin dalla nascita è la forte impronta digitale: l’integrazione dell’innovazione tecnologica con la capacità umana è parte della nostra visione per apportare un cambio di paradigma nel mondo del lavoro in somministrazione.
L’utilizzo della tecnologia, combinato al valore umano dei nostri professionisti, ci permette di ridurre notevolmente i tempi di ricerca del personale; un vantaggio competitivo non da poco considerato che spesso le aziende che aprono posizioni in somministrazione hanno bisogno di tempi celeri.
Ci distingue anche una struttura snella ma capillarmente efficace: oltre agli headquarter a Milano, che gestiscono centralmente tanti dei nostri processi, ci siamo strutturati con 7 hub territoriali in località strategiche del nostro tessuto economico-produttivo per poter supportare le aziende clienti e far incontrare domanda e offerta a livello locale. A questo tipo di struttura abbiamo aggiunto il Partner Model, per creare una rete di professionisti, che ci garantisce una presenza capillare sul territorio.
In che modo la tecnologia e l’AI possono innovare il mercato del lavoro in somministrazione?
L’utilizzo di un algoritmo di intelligenza artificiale ci permette di velocizzare il lavoro dei recruiter, supportandoli nell’analisi di ogni curriculum che riceviamo.
Senza l’aiuto della tecnologia non sarebbe possibile analizzare e qualificare profili in maniera efficace e veloce: in iziwork, infatti, riusciamo a completare questa fase in meno di un secondo dalla ricezione della candidatura, evitando il rischio di escludere una larga fetta di candidati dal processo di selezione.
In questo senso, possiamo affermare che la tecnologia abbatte le barriere e rende equo l’accesso al mondo del lavoro perché è in grado di leggere in modo esaustivo e completo le informazioni contenute nei cv, accorciando nettamente i tempi di ricerca del personale. Chiaramente, però, lo screening svolto dall’AI costituisce solo il primo step nell’iter di selezione, che viene seguito nelle fasi successive da recruiter, la cui sensibilità e valore umano sono indispensabili nella conoscenza dei candidati.
Attraverso il digitale rendiamo inoltre possibile la gestione di tutti i processi amministrativi direttamente su piattaforma web e app per smartphone, che si confermano la prima interfaccia con i lavoratori: un modo intuitivo e alla portata di tutti per accedere ai nostri servizi. Oltre ad avere un impatto molto positivo sulla qualità del nostro servizio, il supporto della tecnologia ci permette di ottenere eccellenza operativa superiore alla media di mercato, ad esempio parliamo di un dato pari al 99% relativamente all’indice di precisione nell’elaborazione dei cedolini.
Rispetto al vostro ingresso sul mercato italiano, cosa è cambiato? Qual è il vostro modello di business? Avete raggiunto il breakeven?
Il cambiamento maggiore è stata la situazione macroeconomica globale che ha fortemente impattato l’ecosistema delle Start Up tech. Quando abbiamo lanciato iziwork nel Novembre del 2020, il nostro obiettivo principale era crescere e acquisire quote di mercato, questo era quello che ci richiedevano gli investitori che al raggiungimento dei target di crescita concordati erano pronti ad iniettare nuovo capitale per continuare a crescere.
Nell’ultimo anno e mezzo il contesto economico finanziario ha subito una rivoluzione totale (in primis il rialzo del tasso di interessi) portando gli investitori finanziari a privilegiare la sostenibilità del business e quindi la parte bassa del bilancio e non solo la top line. Questo ha ovviamente impattato anche noi che in pochi mesi siamo dovuti passare da essere una realtà che puntava a crescere 200% yoy ad una realtà che non solo doveva continuare a crescere molto più velocemente del mercato, ma che doveva anche essere profittevole.
Abbiamo raggiunto il primo mese di profittabilità a luglio 2022 in Francia ed a novembre 2022 in Italia, segnando un passo importante nel nostro percorso di sviluppo da startup ad azienda. Il 2023 sarà il primo anno di profittabilità in Italia e a livello di gruppo.
Qualche mese fa avete introdotto il Partner Model: questo progetto che cosa rappresenta nel vostro percorso di crescita?
Il nostro obiettivo è quello di rivoluzionare il nostro settore, un settore caratterizzato da alti volumi e bassa marginalità: se l’EBITDA medio dei nostri competitor si attesta tra il 4 e il 5 % il nostro obiettivo è di raggiungere EBITDA doppio rispetto al mercato nei prossimi 3 anni. Come pensiamo di farlo? Sicuramente grazie al supporto della tecnologia, che ci aiuta ad ottimizzare i processi. Oggi il team è composto da 120 persone che gestiscono volumi di agenzie con un numero di dipendenti di gran lunga maggiore dei nostri.
Un altro fattore molto importante per la nostra crescita è il Partner Model: una vera e propria community di agenti commerciali che ci permette di avere una struttura snella, flessibile e capillare sul territorio.
Cosa significa diventare partner di iziwork, quali sono i vantaggi e le opportunità?
Diventare Partner iziwork significa prendere parte a un percorso di forte espansione e contribuire allo sviluppo del nostro business in tutta Italia. Puntiamo ad inserire figure di giovani motivati, per dare loro l’occasione di mettersi in gioco e rendersi economicamente indipendenti, oltre che ovviamente persone che abbiano esperienza nel settore, che vogliano monetizzare la loro esperienza e portafoglio clienti e, allo stesso tempo, avere totale autonomia e gestione del proprio tempo libero.
Offriamo a tutti i Partner un percorso di formazione in fase di onboarding per fornire tutte le competenze richieste allo svolgimento dell’attività, ovvero una parte “hard” che comprende i meccanismi alla base del settore e delle agenzie per il lavoro, i tecnicismi normativi (come per esempio le conoscenze base sul costo del lavoro), i fondi di formazione, l’elaborazione delle offerte commerciali, e una parte “soft” legata alle strategie di vendita e alla gestione degli incontri con i clienti.
Quali sono i vostri obiettivi di fatturato e crescita per il 2023? Avete in programma l’apertura di nuovi hub?
Abbiamo obiettivi ambiziosi: dopo aver chiuso il 2022 con 60 milioni di euro di fatturato, pari a una crescita del 200% sul 2021, un organico di oltre 130 risorse, un database di 600.000 lavoratori iscritti e 800 aziende clienti, oggi puntiamo a chiudere il 2023 con un run rate annuale superiore a 100 milioni, raggiungere oltre 1 milione di lavoratori sul nostro database, essere presenti con i nostri Partner in tutte le regioni Italiane.