Kippy apre il capitale a investitori per sostenere la crescita
Kippy, società italiana, attiva fin dal 2015 nel campo dei “Dispositivi indossabili per animali”, ha deciso di aprire il capitale per un ammontare pari a 2,5 Eur mln e che saranno così impiegati: per il 50% circa in investimenti di marketing (trade – indicizzazione – influencer); per il 35% in personale di struttura (sales – marketing – R&D – customer service) ed il restante 15% nel finanziamento del circolante.
Ad oggi Kippy è presente in dieci paesi europei con una distribuzione sia B2C (via website, Amazon, catene di negozi per animali) sia B2B2C (TelCo, Assicurazioni) arrivando a chiudere il 2020 con 2,3 Eur mln circa di fatturato con 25mila abbonati.
Il mercato però sembra avere delle potenzialità notevoli. Il valore stimato nel 2026 si dovrebbe attestare a 10,3 miliardi di euro a livello mondiale (stime CBGS su indagini ASPCA). La progressione media annua (23%) è calcolata su un bacino di utenza, solo in Europa, pari a 62/70 milioni di cani-gatti (90/94 in Usa) e, in termini solo di cani-gatti smarriti annualmente, pari a 0,35/1,7 mln. Occorre inoltre ricordare come la spesa media per animale, tutto compreso, sia nell’ordine dei 1.515 $/anno (dati 2019) mentre il 70% della Clientela sia sopra i 36 anni.