La carica degli italiani (della finanza) all’estero

Italians do it better. Lo diceva Madonna, con la sua indimenticabile t-shirt nel video di Papa Don’t Preach nel 1986. E oggi lo dice anche la community finanziaria internazionale. Ogni anno sono numerosi i professionisti made in Italy che si fanno strada nei grandi istituti finanziari internazionali, sia sul territorio domestico e sia all’estero, raggiungendo ruoli di rilievo, ottenendo promozioni o guidando le controllate.

Per capire l’entità del fenomeno, nel 2016, stando a una ricerca di eFinancial Careers, il 14% dei giovani assunti da tutte le banche della City, a Londra, erano italiani.

Nel 2018, stando a quanto intercettato dall’osservatorio di Financecommunity, sono state almeno 12 le nomine o i cambi di poltrona che hanno portato dei nostri connazionali a ricoprire ruoli di peso a livello internazionale e almeno otto sono stati i nuovi country head in Italia, un passo che non di rado porta a cariche di maggiore responsabilità anche fuori dai confini nazionali.

 

Investment banking

Uno degli italiani più noti nella finanza internazionale è sicuramente Andrea Orcel. Il manager, dal 2012 presidente di Ubs Investment Bank, nel settembre scorso è stato nominato nuovo amministratore delegato della banca spagnola Santander al posto di José Antonio Alvarez. Nomina che però è stata bloccata la scorsa settimana dal cda della banca spagnola, che ha considerato troppo oneroso il compenso richiesto dal manager relativo ai bonus maturati in Ubs (leggi la notizia su Financecommunity)

Orcel, che è entrato in carica a inizio 2019, è stato in passato consigliere del numero uno della banca spagnola Emilio Botin nel periodo dello sviluppo di Santander e ha lavorato, fra le altre cose, alla spartizione a tre di Abn Amro e alla vendita di Antonveneta a Banca Mps per 9 miliardi cash, nel 2007.

Restando in Europa, un’altra promozione significativa per la rappresentanza italiana è stata quella di Massimiliano Ruggieri in Morgan Stanley. Già head of investment banking per l’Italia del gruppo, il professionista è stato nominato alla guida del financial sponsors per l’area Emea. Ruggieri è entrato in Morgan Stanley da JP Morgan nel 2010, dove ha seguito il debt capital market per il Sud Europa. Un ruolo simile è quello che ha assunto anche Simona Maellare (nella foto) che dal giugno scorso è la nuova global head of financial sponsors di Ubs, alla guida di un team di 29 persone in Europa, negli Usa e in Asia. La professionista, conosciutissima nella City, era prima co-head della stessa divisione e ha seguito, fra le altre operazioni, il rifinanziamento di Nexi, controllata da Advent e Bain Capital. Maellare è in Ubs dal 2014 dopo un’esperienza in Bank of America Merrill Lynch. A proposito di Bank of America, fra i senior che la banca ha deciso di trasferire da Londra a Parigi in vista della Brexit c’è anche l’italiano Luigi Rizzo, che guida l’investment banking per l’area Emea della banca e che assumerà anche il ruolo di responsabile dell’Eu corporate and investment banking.

Sempre nel corporate, a novembre Deutsche Bank ha nominato Giuseppe Baldelli, già vice chairman of Emea m&a, a head of corporate finance per l’Italia. Nel suo nuovo ruolo, Baldelli gestirà tutte le attività di corporate finance del mercato domestico, con l’obiettivo di ottimizzare e ampliare ulteriormente le sinergie tra settori, prodotti/servizi e aree geografiche. Classe 1972, Baldelli è entrato in Deutsche Bank nel 2010 a capo dell’m&a per l’Italia per poi ricoprire il ruolo di head of investment banking coverage and advisory per l’Italia e nel 2017 di vice chairman m&a con la responsabilità specifica di guidare l’attività di strategic coverage e advisory nell’area del Sud Europa.

Sul fronte energy, in Ing Bank Valerio Capizzi, finora head of corporate coverage per l’Italia, è stato nominato head of energy Emea del gruppo olandese con il compito di coordinare da Milano le attività energy della Banca per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa. In Italia Ing opera con un team dedicato ai finanziamenti alle società produttrici di energie rinnovabili (eolica e solare): nell’arco di undici anni ha finanziato progetti e investimenti per un valore di oltre 1 miliardo di euro. Capizzi lavora in Ing dal 2007.

Volando negli Stati Uniti troviamo Federico Mennella, già managing director e responsabile della practice chemicals and materials di Lincoln International a livello globale, che è stato nominato responsabile della stessa area per il Nord America di Rothschild & Co Global Advisory.

 

Private banking
Anche nel private banking la professionalità italiana viene apprezzata oltreconfine. Ad aprile, ad esempio, Alessio Coppola, già country head Italia per Rothschild & Cie, è stato nominato managing director, head of Southern Europe di Rothschild Asset Management mentre Giorgio Ventura, finora responsabile di Carmignac in Italia e membro del Comitato di Sviluppo Strategico, è stato nominato global head of sales del gruppo francese, mantenendo la guida del mercato italiano.

A marzo, invece, Jp Morgan Private Bank ha nominato Riccardo Pironti, da 16 anni alla guida del business in Italia, quale nuovo responsabile anche dei mercati della Scandinavia e dell’Olanda. Jp Morgan Private Bank conta oggi nella sua sede di Milano 12 banker, un team di 10 portfolio manager, un wealth advisor e una persona dedicata alle soluzioni di finanziamento. A ottobre, invece, State Street Global Advisors, la divisione di asset management di State Street Corporation, ha annunciato oggi la nomina con effetto immediato di Matteo Andreetto in qualità di senior managing director e responsabile del business SPDR ETFs per Europa, Medio Oriente e Africa. Andreetto, operativo da Londra, avrà il compito di sviluppare, guidare e implementare tutti gli aspetti della strategia del business ETF nell’area EMEA.

Degna di nota è infine la nomina di Alberto Salato, finora managing director in Blackrock, quale nuovo head of Southern Europe di Neuberger Berman. Basato a Milano, il manager sarà responsabile dello sviluppo della clientela in Italia e nella Penisola Iberica.

 

In Italia

Come si può notare dal curriculum di alcuni dei professionisti citati, un passaggio nella carriera dei banker a livello internazionale può essere quello di country head in Italia. E negli scorsi 12 mesi numerosi professionisti possono aggiungere al proprio track record questo compito. Uno fra tutti…

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Noemi

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