La sfida italiana di Fti Consulting
Quattro professionisti, Francesco Leone (in foto), Claudia Lotti, Barbara Biassoni e Raffaele Fiorella sono alla guida della divisione italiana di corporate finance & restructuring di Fti Consulting che ha appena ufficializzato l’avvio delle sue operations nella Penisola. La base? A Milano, ovviamente.
Fondata nel 1982, quotata al New York Stock Exchange (con circa 5,4 miliardi di capitalizzazione ad aprile 2022) e un fatturato annuo di quasi 3 miliardi, Fti è una società di management consulting attiva in tutto il mondo. La divisione corporate finance & restructuring è specializzata in attività di business transformation e riorganizzazione aziendale, turnaround e ristrutturazione finanziaria, oltre che di m&a.
Il lancio della divisione italiana ha l’obiettivo di rispondere, con una logica di one-stop-shop, alle esigenze delle aziende in un momento complesso e incerto, partendo dalle situazioni di profonda trasformazione del modello operativo, fino alle ristrutturazioni.
Per capire quali siano le necessità delle imprese in questo momento complesso, MAG ha intervistato in esclusiva i professionisti della divisione corporate finance & restructuring di Fti Consulting.
Francesco Leone, senior managing director, head of Italy corporate finance & restructuring, ha oltre 25 anni di esperienza nell’advisory e in particolare nel turnaround operativo (in precedenza ha lavorato in Boston Consulting, AlixPartners e AT Kearney), nella pianificazione strategica e nel miglioramento delle performance aziendali. Ha spiegato a MAG che il lancio della divisione di corporate finance & restructuring nasce da una precisa strategia di copertura del mercato italiano: «Fti Consulting è una delle più importanti realtà al mondo in ambito turnaround, restructuring e corporate finance, da sempre caratterizzata da forte copertura internazionale, e quando siamo entrati in contatto con il team corporate, ci sono state immediatamente evidenti le opportunità di sviluppo per il mercato italiano».
Fti Consulting era presente in Europa da tempo, con uffici originariamente in Inghilterra e Spagna, e ha poi acquisito gruppi di professionisti in diversi Paesi tra cui Germania, Francia e Paesi Bassi. «L’Italia non era ancora sulla mappa – continua Leone -. E quindi abbiamo preparato assieme un piano con delle caratteristiche specifiche per il nostro Paese, sviluppando una service offering che punta a indirizzare le “situazioni” specifiche del nostro mercato (underperformance industriale, limitate dimensioni delle aziende, struttura del capitale con ampi margini di ottimizzazione), grazie alle peculiarità individuali del senior team che avrebbe guidato l’iniziativa. Proprio questo secondo elemento, in abbinamento con il network internazionale del gruppo, crediamo rappresenti il principale punto di forza di Fti Consulting Italia: Barbara Biassoni, Claudia Lotti, Raffaele Fiorella e il sottoscritto, condividiamo un’esperienza professionale e collaboriamo in diversi ambiti da tanti anni, portando al tavolo un mix di competenze industriali e finanziarie estremamente sinergiche».
La scelta è ricaduta sull’Italia per diverse ragioni: «Il motivo per cui abbiamo ritenuto che questa potesse essere un’opportunità importante è che, su un mercato comunque presidiato da diversi advisor, riteniamo esista uno spazio specifico per una boutique che sia in grado di offrire servizi di qualità e che vada a coprire come target il mondo delle mid cap (quindi aziende dai 100-150 milioni di fatturato fino ai 700-800 milioni) anche e soprattutto in collaborazione con i financial sponsor».
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