L’Amarone di Masi Agricola pronto per l’Ipo

L’azienda vitivinicola Masi Agricola, nota in tutto il mondo soprattutto per il suo Amarone, ha annunciato la quotazione all’Aim di Borsa Italiana. Il gruppo, lo scorso febbraio, aveva dato mandato all’advisor Ambromobiliare di studiare la fattibilità del piano e inizialmente la quotazione era prevista tra fine 2015 e inizio 2016.

In questi giorni arriva quindi l’annuncio ufficiale dell’operazione, nella quale Equita SIM ha agito in qualità di Joint Global Coordinator, Joint Bookrunner, Specialist e Nomad, Unicredit Bank AG come Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner mentre appunto Ambromobiliare è advisor finanziario, per il quale agiscono l’ad Giovanni Natali (nella foto, @imagoeconomica), il presidente del cda Alberto Franceschini e l’amministratore esecutivo Corinna zur Nedden

Nell’operazione, le azioni saranno in parte di nuova emissione, a fronte di un aumento di capitale, e in parte rinvenienti dal portafoglio del fondo Alcedo, con lo scopo di arrivare a un flottante del 20%. L’obiettivo della quotazione è di raccogliere liquidità per sviluppare le esportazioni in mercati quali Cina, Russia, Stati Uniti, Giappone e Uk e migliorare ulteriormente la qualità dei prodotti.

Masi ha sede a Verona e gestisce oltre 900 ettari di vigneti in Italia e in Argentina, e conta oltre 100 dipendenti. La società ha chiuso il 2013 con un fatturato di 64,5 milioni (92% all’estero), un ebitda di 18,7 milioni, un ebit di 14,1 milioni e un utile netto di 7,8 milioni. L’azienda è controllata dalla famiglia Boscaini e partecipata al 16% dal fondo Alcedo III gestito da Alcedo sgr, che ha investito nella società nel 2011. 

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