LAVAZZA CON JP MORGAN IN CORSA PER L’OR E GRAND’MERE
Lavazza, assistita da Jp Morgan, ha presentato un’offerta vincolante per i marchi L’or e Grand’Mère, assistiti da Lazard. Secondo indiscrezioni riportate dalla stampa francese, il gruppo italiano avrebbe messo sul piatto una cifra superiore a 600 milioni di euro, per attività che ne fatturano 300.
Il prezzo rappresenta un multiplo di 10 volte l’Ebitda.
Le attività sono state messe in vendita dai giganti Mondelez (l’ex Kraft) e Demb, che nel maggio scorso hanno messo insieme le loro attività nel settore del caffè, creando un leader mondiale nel settore con un fatturato di 5 miliardi di dollari. Proprio per questo l’Antitrust europeo ha imposto ai gruppi la dismissione di alcune delle attività.
Nel presentare l'offerta, Lavazza ha battuto la concorrenza di una decina di altri soggetti interessati (tra cui, secondo le indiscrezioni, anche l’italiana Segafredo, l’israeliana Strauss e la giapponese Ucc) e nel secondo giro si sarebbe trovata a competere con due fondi di private equity: Cinven e Bc partners. Alla fine però pare sia stata preferita l’ottica industriale di Lavazza che, riferisce, «è fiduciosa di concludere la transazione nel corso del 2015».
Il gruppo ha chiuso il 2013 con un fatturato consolidato di 1,34 miliardi di euro, (+0,7%) un Ebitda di 245,7 milioni e un utile di esercizio di 84,8 milioni (e un saldo di cassa di 387,2 milioni). In Italia è leader del mercato retail.