Attività di M&A in leggero calo in Italia. Lo certifica Houlihan Lokey
L’attività di M&A in Italia è diminuita nel 2025 anno su anno: sono stati completati 875 deal (in calo rispetto ai 1.015 dello stesso periodo del 2024), mentre il valore complessivo è sceso a 48 miliardi di euro (da 54 miliardi), pari a un calo del 14% nel numero di deal e dell’11% nei volumi. I divari di valutazione continuano a frenare una piena ripresa. Emerge dal “MidCap Monitor Q3 2025” di Houlihan Lokey.
IL CREDITO IN ITALIA
Guardando al Q4 2025, ci si aspetta che finanziatori e banche restino attivi e “open for business”, pur con il fisiologico rallentamento di fine anno. Continueranno a privilegiare storie di credito solide, asset di qualità e settori resilienti, monitorando attentamente l’evoluzione del contesto geopolitico e macroeconomico.
Da inizio anno si sono registrate 36 operazioni di finanziamento: 19 unitranche erogate da fondi di credito e 17 senior da parte delle banche. Per quanto riguarda le prime, sono in forte accelerazione nel 2025: 19 deal (annualizzati 25) rispetto ai 14 del 2024, 10 del 2023, 11 del 2022 e 9 del 2021. La crescita riflette sia il crescente interesse dei fondi internazionali sia una più ampia accettazione di strutture alternative in un mercato storicamente bancocentrico.
Per quanto concerne le tipologie di operazioni, gli LBO restano predominanti (~42% dell’attività), seguiti da rifinanziamenti e dividend recap (~34%), in aumento in un contesto di minor volume M&A.
IL CREDITO IN EUROPA
Per quanto riguarda l’Europa, sono state chiuse 135 operazioni unitranche chiuse nel Q3 2025, in linea con il trimestre precedente, per un totale di 394 transazioni da inizio anno (+17% rispetto alle 338 del 2024). Regno Unito, Francia e Germania restano mercati molto attivi, seppur con volumi in calo rispettivamente del 23%, 10% e 5% trimestre su trimestre. Il Benelux registra una forte crescita, con un aumento del 59% delle operazioni unitranche concluse nel trimestre.
I fondi di debito mantengono una posizione dominante da inizio anno, con il 68% dei deal nel Regno Unito, 61% in Germania, 53% in Italia e 79% nel Benelux, mentre le banche recuperano terreno in modo incrementale.
Nel Q3, i fondi di credito hanno completato 54 nuovi finanziamenti (40%), in aumento dai 41 del Q2; seguono 45 add-on acquisition (34%) e 36 operazioni di rifinanziamento/dividend recap (27%). L’indice PPCI europeo di Houlihan Lokey evidenzia un rendimento all-in del 9,79%, in lieve calo rispetto al 9,84% del trimestre precedente e 334 punti base sopra l’European Leveraged Loan Index.
IL COMMENTO
Vieri Betti Guaraldi (in foto), managing director, Capital Solutions Group di Houlihan Lokey, ha chiosato: “Nel terzo trimestre il sentiment del mercato del credito in Italia si conferma solido e positivo. Nonostante le incertezze geopolitiche e un contesto macroeconomico fragile, banche e fondi di credito continuano a investire in asset di qualità e settori resilienti. L’attività M&A è sostanzialmente in linea con il 2024, con volumi che rimangono compressi dai divari di valutazione. Da inizio anno abbiamo registrato 36 operazioni conformi ai criteri del MidCapMonitor. Particolarmente significativo l’aumento delle emissioni unitranche, segnale di un sempre crescente interesse dei fondi internazionali e di una maggiore apertura del mercato verso strutture alternative in un contesto storicamente dominato dalle banche. Le operazioni di LBO restano prevalenti, mentre rifinanziamenti e dividend recapitalisation assumono un ruolo crescente. Guardando al quarto trimestre, prevediamo che banche e fondi di credito rimangano open for business, pur con la consueta moderazione di fine anno e mantenendo un approccio disciplinato sulla qualità degli asset e sui fondamentali di credito.»