Mediobanca chiama Antonio Da Ros da Lazard e scommette sul mid corporate
Mediobanca punta sempre di più sul mid corporate, con l’obiettivo di raggiungere, anche sul segmento delle medie imprese, lo stesso posizionamento che ha con le grandi aziende in termini di offerta di servizi e relazioni.
Per farlo, stando a quanto risulta a financecommunity.it, la banca di Piazzetta Cuccia ha chiamato in squadra Antonio Da Ros (nella foto), proveniente da Lazard, che da managing director si occupa da due settimane della copertura del segmento mid corporate in particolare in ambito m&a. Il professionista lavora assieme all’altro managing director incaricato del coverage mid corporate, Alberto Vigo, passato nel gruppo da Vitale & Co. nel novembre 2016 (leggi la notizia su financecommunity), mentre sarebbe in uscita Giuseppe Puccio, managing director attivo sempre sullo stesso segmento, il quale, sempre secondo quanto risulta al nostro giornale, sarebbe pronto ad approdare in Banca Akros alla guida dell’investment banking.
Si tratta di un progetto nuovo e ambizioso, che fa leva innanzitutto sulle sinergie che Mediobanca conta di avere con l’integrazione del 100% di Banca Esperia e con la creazione della nuova divisione, Mediobanca Private Banking, il cui cambio di brand, sempre secondo le indiscrezioni, potrebbe essere annunciato già domani o nei prossimi giorni.
L’idea è quella di unire la presenza e il network che i circa 80 private banker della nuova divisione hanno sul territorio e con le medie imprese, in particolare quelle comprese tra i 50 e i 100 milioni di euro di enterprise value, dando loro un’offerta più ampia di servizi per il mid corporate, dall’equity capital markets al debito, passando come detto dall’m&a. Su questo fronte, a proposito, nel team di Da Ros e Vigo sarebbero previsti anche almeno due nuovi ingressi a livello di director nei primi mesi del 2018.
Alla base di questo nuovo progetto ci sarebbe la consapevolezza della forza e della notorietà del brand Mediobanca che il gruppo punta dunque a riproporre anche in chiave mid corporate. Segmento che a oggi rappresenta uno dei settori con più spazi di crescita per le banche e gli advisor indipendenti e non è un caso che anche altre realtà stiano puntando in questo comparto e sull’investment banking in generale. Fra queste ci sono ad esempio Ubi Banca e, con l’arrivo di Puccio, anche Banco Bpm.