Mediobanca per il delisting di Caltagirone Editore
Caltagirone Editore si prepara a lasciare Piazza Affari. Il delisting avverrà a valle di un’offerta pubblica d’acquisto volontaria che sarà promossa dal veicolo Chiara Finanziaria, affiancato da Mediobanca in qualità di advisor finanziario, controllato indirettamente da Francesco Gaetano Caltagirone.
Nel dettaglio, l’Opa volontaria riguarderà il 32,7% dei titoli del gruppo editoriale, ossia la quota di capitale effettivamente disponibile sul mercato azionario in quanto la maggioranza di Caltagirone Editore – il 60,7% – è in mano, direttamente o indirettamente, da Caltagirone tramite FGC Finanziaria, Gamma srl e Parted 1982 e il 4,6% dai tre figli (Azzurra, vicepresidente della società, Francesco e Alessandro, consiglieri, che hanno lasciato le rispettive cariche nella società). L’1,8% del capitale è invece rappresentato da azioni proprie che la società ha acquistato nell’ambito del programma di buyback dello scorso 17 maggio.
Per Mediobanca agiscono Alarico Melissari e Tommaso Sgrò.
Tornando all’Opa, il corrispettivo garantito sarà di un euro per azione. Di conseguenza in caso di adesione totalitaria all’offerta promossa da Chiara Finanziaria l’esborso complessivo sarà pari a 40,8 milioni di euro. Il prezzo incorpora, chiarisce la nota del gruppo, un premio del 19,1% rispetto al prezzo ufficiale unitario delle azioni registrato giovedì (0,84 euro).
La scelta del delisting, si legge sempre nel comunicato, è collegata al ridotto livello di liquidità del titolo e alla sua performance a Piazza Affari che “non consente di esprimere appieno il valore intrinseco della società”. L’offerta consentirà così agli azionisti terzi “di disinvestire agevolmente e a condizioni più favorevoli di quelle registrate nei mesi scorsi sui mercati azionari per i titoli” dell’azienda editoriale. Il perfezionamento dell’offerta sarà subordinato, tra l’altro, al raggiungimento di almeno il 90% delle azioni della Caltagirone Editore.