Mediolanum inaugura la nuova sede a Dublino e punta a crescere all’estero

Banca Mediolanum rafforza la propria presenza in Irlanda con l’inaugurazione, alla presenza del ministro dell’Economia e delle Finanze irlandese Michael D’Arcy, della nuova sede centrale europea dell’asset management del gruppo a Dublino. La sede, nel modernissimo Exchange Building International Financial Services Center, si trova nel cuore del financial disctrict della capitale irlandese e ospiterà le 120 risorse del gruppo basate in città e guidate da Furio Pietribiasi (nella foto).

Da sx: Michael D’Arcy e Furio Pietribiasi. Photo – Mark Harrison

Mediolanum è presente a Dublino dal 1997 con la creazione di Mediolanum International Funds (Mifl), che è responsabile della progettazione, sviluppo e gestione degli investimenti e distribuzione di foondi di investimento venduti a circa 1,5 milioni di clienti in Italia, Germania, Spagna. A operare è un team di 40 banker che gestiscono nel complesso circa 42 miliardi di euro (di cui 37,5 in capo a Mifl) e 61 fondi dall’ufficio di Dublino. A questo si è poi aggiunta Mediolanum International Life Dac.

Ora l’inaugurazione dei nuovi uffici per consolidare la presenza in un Paese fra quelli che più sta beneficiando della Brexit e che sta crescendo molto anche e soprattutto nel comparto finanziario. Dal 1997 a oggi, ha spiegato il ministro D’Arcy nel saluto iniziale, “sono arrivate nel paese 430 società finanziarie che impiegano 44mila addetti e il paese è il terzo centro globale nell’asset administration con 4,2 trilioni di euro di asset under administration”.

Nel paese Mediolanum prevede ora di aumentare la propria forza lavoro, che finora è cresciuta a ritmo di 20% l’anno, a oltre 140 dipendenti entro il 2020. “Vogliamo accrescere il nostro team di investimenti con persone specializzate in grado di investire in  specifici comparti, dal multimanager al fixed income, – ha spiegato Pietribiasi – compreso l’equity, dove abbiamo sviluppato strategie nell’azionario. L’obiettivo è trovare le risorse per allocare le competenze interne su tutta la gamma di prodotti che abbiamo”, ha spiegato il managing director.

Il focus, spiega Pietribiasi, “sarà anche sulla ricerca & sviluppo. Finora abbiamo investito milioni di euro in ricerca, l’intenzione è di continuare a investire in innovazione tecnologica e intelligenza artificiale in particolare per la gestione dei dati e l’asset management”.

Per la banca, la sede irlandese sarà perno della crescita del gruppo all’estero che, ha continuato il manager, “potrebbe passare anche attraverso joint venture e accordi conboutique di asset management statunitensi o inglesi”. Accordi che “se procedono bene potrebbero diventare acquisizioni di minoranza”, ha detto.

Noemi

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