Milano Santa Giulia, un benchmark per il futuro
Milano cresce a ritmi vertiginosi. Attira studenti, professionisti e turisti. È la sede naturale dei colossi del retail e del food a caccia di una location in Italia. Chiama con voce suadente le aziende tecnologiche, diventa centro d’innovazione e polo di ricerca. Il boom del capoluogo lombardo si accompagna alla vivacità – che confina pericolosamente con il rischio bolla – del settore real estate. Le olimpiadi invernali del 2026, che il capoluogo lombardo organizzerà insieme a Cortina, stanno già, di fatto, amplificando il fermento economico, culturale, sociale, turistico e immobiliare della città.
Accanto allo spettro di prezzi gonfiati, il pericolo principale che accompagna il rinascimento meneghino è la concentrazione degli investimenti, in particolare quelli immobiliari, in alcune zone (tipicamente centro e semicentro). E, collegata al tema dell’abbandono delle periferie, c’è la grande questione della realizzazione delle infrastrutture.
Per questo i progetti di riqualificazione dei quartieri non centrali sono fondamentali. E l’amministrazione guidata da Giuseppe Sala ha voluto con forza legare i giochi olimpici del 2026 ai piani di riqualificazione urbana e di realizzazione delle infrastrutture. La filosofia urbanistica di Palazzo Marino è incarnata dal piano di governo del territorio (Pgt), denominato Milano 2030, varato il 5 marzo e approvato dal consiglio comunale del 14 ottobre scorso. Il Pgt diventerà efficace con la pubblicazione dell’avviso dell’approvazione definitiva sul bollettino ufficiale di Regione Lombardia (Burl), che avverrà a seguito della redazione degli elaborati modificati dall’accoglimento di osservazioni, pareri ed emendamenti.
LA GENESI
Milano Santa Giulia è uno dei maggiori interventi di riqualificazione urbana del capoluogo lombardo, un nuovo quartiere residenziale, con uffici e commercio, e uno spazio pubblico, che, nelle intenzioni degli sviluppatori, unisce wellbeing, sostenibilità e coesione sociale.
Il progetto di Milano Santa Giulia (Msg) si sviluppa su una superficie complessiva di circa 1,1 milioni di metri quadrati, diritti d’edificazione complessivi pari a 650mila metri quadrati, dei quali un terzo già realizzati (si veda la scheda su MAG).
In joint venture tra Risanamento e Lendlease (gruppo australiano quotato, con progetti di sviluppo immobiliare in tutti i continenti), il progetto Msg è composto da due macrozone. L’area sud, che ospita il quartiere residenziale, già precedentemente realizzato da Risanamento, e abitato da 1.400 famiglie, con servizi alla persona, il grande parco attrezzato Trapezio, un nuovo asilo, la Promenade con i negozi, bar e ristoranti, e il business center che ospita il quartier generale di Sky, nel quale lavorano 3mila persone. A questi si affiancheranno due nuovi edifici ad uffici, Spark One e Spark Two – rispettivamente di 32mila e 16mila metri quadrati -, i cui lavori di edificazione, in corso, sono iniziati nell’autunno del 2018. Nei prossimi anni altri 50mila metri quadrati di uffici saranno costruiti nelle aree a nord del complesso Sky.
Del progetto Santa Giulia abbiamo parlato con Davide Albertini Petroni – direttore generale di Risanamento, amministratore delegato di Msg e chairman di Urban Land Institute – e con Corrado De Francisco, general manager Italy Lendlease.
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