Mps, Bariatti nuova presidente

Prima donna presidente per Mps. L’assemblea della banca senese ha eletto infatti Stefania Bariatti (nella foto), già nel cda del gruppo, nel ruolo di presidente dopo le dimissioni improvvise di Alessandro Falciai. Ha votato sì il 75,43% del capitale.

Nelle precedenti votazioni, accogliendo le richieste del Tesoro, l’assembla ha determinato che i componenti del cda siano 14, con un vicepresidente. Nella votazione successiva, con il 75,83% dei si’, l’assemblea ha accolto la proposta del Tesoro di eleggere Antonino Turicchi come vicepresidente. Bariatti e Turicchi resteranno in carica per gli esercizi 2017-2019.

Stefania Bariatti, 61 anni, docente di diritto internazionale all’Università Statale di Milano e avvocato dello studio Chiomenti. È membro del board di Sias e Astm.

Oltre alle nomine, durante l’’assemblea fiume l’ad Marco Morelli ha delineato le difficoltà della sfida del piano al 2021. Per l’ad “in questi 12 mesi la banca non ha potuto marciare in un regime normale” a causa della lunghezza dell’iter di ricapitalizzazione, e solo da oggi, ha aggiunto, “può dedicarsi a tempo pieno al recupero industriale e commerciale”.

In particolare la banca “deve recuperare anni di assoluta inattività commerciale” e allo stesso tempo far fronte alla regolamentazione che limiterebbe gli investimenti. Sul fronte npl,  a ottobre 2017 la banca comunica di aver realizzato recuperi per circa 700 milioni sul portafoglio sofferenze oggetto di cartolarizzazione, mentre è stato ricordato che la dismissione di 26 miliardi lordi di sofferenze avverrà attraverso “l’operazione di cartolarizzazione prevista per questo dicembre, con derecognition entro giugno 2018” e che “per i restanti 2,5 miliardi costituiti da crediti unsecured e leasing si prevede la cessione mediante operazioni da perfezionarsi entro fine 2018”.

La banca manterrà all’interno dell’area recupero crediti un centro di eccellenza per la gestione e il recupero delle pratiche trattenute in gestione diretta per un massimo del 20%.

Negli anni il Monte ha perso masse per 40 miliardi negli anni della crisi, di cui 12 miliardi di impieghi. La chiusura dell’anno è attesa con una perdita superiore alle aspettative dopo aver registrato 2,5 miliardi di rosso nei nove mesi portate a riduzione del capitale assieme alle perdite del 2016. Sull’andamento della banca, Morelli si è limitato a ribadire i segnali di miglioramento già evidenziati a inizio novembre e ad annunciare una migrazione di 500mila clienti sulla piattaforma di Widiba per migliorare la marginalità della banca.

Per congedarsi, Falciai in assemblea che ha ribadito la sua scelta autonoma di non ricandidarsi dopo la notizia dell’indagine a suo carico della magistratura per la società Mondomarine di cui è azionista.

Noemi

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