Nel futuro delle banche, la sfida del fintech. L’evento di Banca Ifis

“La sostenibilità, orientata su obiettivi di medio lungo periodo, diventerà sempre più centrale per le aziende. Ecco perché l’innovazione tecnologica può e deve rappresentare lo strumento sul quale costruire le fondamenta di una nuova etica del lavoro che mantenga al centro il rapporto con i propri stakeholder e rafforzi il proprio impegno sociale, ambientale e reputazionale”. Così è intervenuto Ernesto Fürstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis aprendo l’evento “Semplicemente Fintech”, organizzato dall’istituto veneto in collaborazione con La Repubblica e il Centro Arcelli per gli Studi Monetari e Finanziari (CASMEF) della LUISS.

Intelligenza artificiale, Buy now pay later (BNPL), pagamenti biometrici e open banking: sono solo alcune delle maggiori sfide che il fintech lancia a un 2024 che promette di essere l’anno di svolta del mondo del risparmio e degli investimenti.

“L’Agenda 2030 dell’ONU traccia la strada da seguire, ovvero raggiungere una modalità socialmente responsabile di produrre e consumare” – continua Fürstenberg Fassio – “e ciò significa che anche per Banca Ifis profitto, coesione sociale, etica e rispetto dell’ambiente devono coesistere, potendo contare su mezzi quali intelligenza artificiale, cyber security, nuove modalità di business che traghetteranno la nostra economia verso un modello olistico”.

Tanti gli ospiti che poi si sono susseguiti sul palco dell’evento per confrontarsi sull’impatto delle nuove tecnologie, gli sviluppi e gli scenari futuri del sistema bancario italiano.

Dalla LUISS il prof. Nicola Borri – Professore di Macro-Finance Economist – che ha presentato il white paper “Scenari futuri nel Fintech per le banche” e il prof. Giorgio Di Giorgio – direttore del Centro Arcelli per gli Studi Monetari e Finanziari – che ha esposto il quadro generale-macro sul sistema bancario e finanziario. Il punto di vista di Luciano Floridi – Direttore del Digital Ethics Center della Yale University e Docente di Sociologia della Cultura e della Comunicazione all’Università di Bologna – che ha parlato degli effetti della digital transformation; gli esponenti di alcune delle realtà più attente a questa industria come Roberto Tognoni – executive rartner di Reply; Giovanni Sandri – head BlackRock Southern Europe; Davide Passero – ceo Alleanza Assicurazioni e country chief Marketing & Product Officer Generali Italia; oltre che la testimonianza di Ida Mercanti, vice capo del Dipartimento Vigilanza bancaria e finanziaria della Banca d’Italia.

Ad entrare nel vivo della discussione anche Frederik Geertman e Roberta Gobbi, rispettivamente amministrato delegato e consigliere indipendente di Banca Ifis.

Geertman è intervenuto durante la tavola rotonda incentrata sulle opportunità e sui rischi delle nuove tecnologie, spiegando che in Banca Ifis da tempo è stato attivato un “processo di scouting continuativo con partner anche internazionali, proprio per acquisire tecnologie abilitanti” che permettano di essere sempre più competitivi sul mercato. “Nell’implementare tali nuove conoscenze” – continua l’ad – “la sfida per il mondo bancario sarà garantire il rapporto di fiducia con tutti i propri stakeholder e la reputazione del brand nel tempo”.

Di questo avviso anche Roberta Gobbi per la quale “le fintech consentono l’accelerazione della digital transformation e mostrano una spiccata attenzione alle esigenze del cliente che può essere impiegata in innovative forme di accordo e collaborazione”.

letizia.ceriani@lcpublishinggroup.it

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