La direzione generale della concorrenza (Dgcomp) ha autorizzato l’ops lanciata da Unicredit il 25 novembre scorso su Banco Bpm. L’ha reso noto ieri sera la banca guidata dal ceo Andrea Orcel (in foto). Il
Krf Capital, fondo di private capital americano che investe in immobiliare, energia e credito, ha effettuato il suo primo investimento nel mercato italiano. Il fondo ha infatti acquisito un’area di 40 ettari a Reggello (Firenze),
Tendercapital, asset manager di un fondo di investimento alternativo irlandese focalizzato su infrastrutture e progetti sostenibili, tra cui energie rinnovabili, efficienza energetica, impianti per la produzione e l’accumulo di energia e data centre a
Fantini Group, cantina abruzzese controllata dal 2020 dal fondo americano Platinum Equity, ha acquistato Venta La Vega, società spagnola che dispone di una linea di imbottigliamento iper tecnologica e che accompagnerà sviluppi potenzialmente ingenti a livello
Oakley Capital, investitore paneuropeo di private equity nel segmento mid-market, ha acquisito il 60% di Immaginazione, la società che possiede e gestisce il marchio Fornasetti. GLI ADVISOR EY ha agito al fianco di Oakley Capital fornendo
Unidata, operatore di telecomunicazioni, cloud e servizi IoT, quotata sul mercato Euronext Milan – Segmento STAR, organizzato e gestito da Borsa Italiana, ha concluso il signing, con un pool di banche e istituzioni finanziarie composto da
Lagfin, azionista di controllo del Gruppo Campari, ha acquisito una significativa quota di minoranza, attorno al 20%, nella società di private equity Bluegem Capital Partners, private equity paneuropeo specializzato nel settore dei beni di consumo non
di letizia ceriani Negli ultimi vent’anni, Andera Partners è diventata una delle principali società europee di private capital, con oltre 4,5 miliardi di euro in gestione. Fondata a Parigi nel 2002 come parte del gruppo Rothschild, operava
Farallon Capital Europe ha acquisito la società proprietaria del centro commerciale “Centro Sicilia” di Catania. Lo hanno ceduto primari investitori istituzionali. Nell’ambito dell’operazione ha avuto luogo altresì la rinegoziazione dell’indebitamento finanziario della
“Dagli attuali 3,3 miliardi, puntiamo a raccogliere 5,5 miliardi di euro di masse gestite entro fine 2026″. Così Fabio Canè (nella foto, al centro), managing partner e fondatore di Renaissance, al primo annual press day di Renaissance