Npl e utp, via a raccolta fondo Héra Zest Npe. Obiettivo 200 milioni

Ai nastri di partenza Héra Zest Npe Fund, fondo specializzato sui crediti deteriorati immobiliari italiani, promosso da Zest Asset Management.

Obiettivo del fondo, si legge in un comunicato, è acquistare, da banche o altri soggetti istituzionali, “non performing exposure garantiti da singoli asset immobiliari, per valorizzarli attraverso interventi mirati”.

Il fondo ha una durata di otto anni e un obiettivo di raccolta di 200 milioni di euro. E’ costituito in forma di società a capitale variabile, qualificato come Raif (reserved alternative investment fund) di diritto lussemburghese; è destinato a investitori istituzionali, family office e private banking ed è sottoscrivibile attraverso Aqa Capital Management, con un investimento minimo di 125.000 euro.

I target di investimento sono crediti deteriorati, di tipo non performing loan (npl) o unlikely to pay (utp), single name, ovvero esclusivamente singoli crediti garantiti da asset immobiliari, principalmente di tipo residenziale, hotellerie e commerciale, con un valore contabile lordo tra 1 e 50 milioni di euro.

Zest, società di asset management svizzera indipendente guidata dalla specialista investimenti alternativi Antonella Ponte, sarà investment manager del fondo, mentre Héra Holding, società specializzata nella valorizzazione di asset immobiliari sottostanti a crediti npe, fungerà da advisor tecnico per la selezione, la due diligence e la valorizzazione dei debiti in portafoglio. I crediti saranno acquisiti tramite un veicolo di cartolarizzazione.

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