Omologato il concordato di Moby e Compagnia Italiana di Navigazione: gli advisor

Il Tribunale di Milano ha omologato le procedure di concordato preventivo di Moby e della controllata Compagnia Italiana di Navigazione.
I piani e le proposte di concordato depositati dalle due società prevedono la continuità aziendale ex art. 186bis legge fallimentare, a beneficio di circa 6.000 dipendenti, grazie all’ingresso nel capitale sociale di un primario operatore di settore nazionale e internazionale, che, unitamente agli altri flussi previsti a Piano, provvederà a dotare le società delle risorse necessarie al ripagamento dei creditori.

La continuità aziendale sarà, inoltre, assicurata anche grazie agli articolati accordi paraconcordatari, di natura finanziaria e commerciale, raggiunti con i creditori strategici delle Società, tra i quali i bondholders, un pool di banche creditrici italiane ed internazionali e Tirrenia di Navigazione in Amministrazione Straordinaria.

Il Gruppo Moby, i cui consigli di amministrazione e dirigenti hanno saputo affrontare con successo la continuità aziendale, superando le difficoltà delle restrizioni pandemiche e degli effetti della guerra in Ucraina, è stato assistito da PwC che, con un team composto dal lead partner Fedele Pascuzzi (responsabile della divisione Special Situations Italia – in foto a sinistra), dal partner Giuseppe Palermo (in foto a destra), dai senior manager Francesco Ianniello e Veronica Maria Gaia Vaccaro e dalla senior associate Daniela Caretta, ha svolto il ruolo di Lead Financial Advisor dell’operazione.

Per gli aspetti legali, ristrutturativi e contrattuali, il Gruppo Moby è stato assistito dallo studio legale internazionale Gianni & Origoni, con un team multidisciplinare coordinato dai partner Antonio Auricchio e Luca Jeantet, nonché dai counsel Matia B. Maggioni e Paolo Stella e composto dagli associate Caterina Bianchi e Alessandro Bozzetti nonché, per gli aspetti anti trust, dai partner Piero Fattori e Francesco Maria Salerno e dall’associate Giacomo Dalla Valentina, per gli aspetti Financial Markets, dal partner Marco Zaccagnini e dalla senior associate Maria Rosa Piluso, per gli aspetti Tax dal partner Fabio Chiarenza, dal counsel Marco Frulio, dalla managing associate Francesca Staffieri, nonché da Beniamino Carnevale, partner dello studio legale associato Cimmino-Carnevale-De Filippis, da Pasquale Pantano, partner dello studio legale associato Borella & Pantano e per gli aspetti fiscali dallo studio RQR & Partners.
L’attestatore è stato Marcello Pollio dello studio Bureau Plattern, coadiuvato da Filippo Pongiglione e Francesco Rizzo.

Il gruppo di bondholders, denominato Ad Hoc Group, con cui sono state condotte le negoziazioni, è stato assistito, per i profili finanziari, dal financial restructuring group di Houlihan Lokey, guidato da Matteo Manfredi e Matteo Dalla Montà, e, per i profili legali, dallo studio Chiomenti, con un team composto dai partner Giulia Battaglia e Antonio Tavella e dagli associate Daniele Alessandro Cugini e Matteo Botti.

Il ceto bancario è stato assistito, per i profili finanziari, da KPMG Advisory, con un team guidato dai partner Federico Bonanni e Lorenzo Nosellotti, e, per i profili legali, da Gattai, Minoli, Partners Studio Legale, con il partner Gaetano Carrello, il counsel Riccardo Sgrò e la senior associate Elena Calzavara, e da DLA Piper Italy, con i partner Antonio Lombardo, Ugo Domenico Calò, Alberto Angeloni e dal lead lawyer Riccardo Pagotto.

Bonelli Erede, con un team guidato dai partner Emanuela Da Rin e Giuseppe Sacchi Lodispoto, ha assistito Banca Finanziaria Internazionale e Finanziaria Internazionale investments SGR.

eleonora.fraschini@lcpublishinggroup.it

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