Otofarma si prepara allo sbarco in Borsa: gli advisor coinvolti

Il gruppo Otofarma, con oltre 30 anni di esperienza nel settore dell’hearing care e nella produzione di apparecchi acustici distribuiti principalmente attraverso il canale farmaceutico, si prepara alla quotazione in Piazza Affari. L’IPO dovrebbe completarsi entro l’estate.

GLI ADVISOR

Nel contesto della quotazione, Alantra Capital Markets agisce come Euronext Growth advisor, global coordinator e bookrunner, mentre Broletto Corporate Advisory in qualità di advisor finanziario.

ADVANT Nctm agisce come issuer’s counsel, RSM si occuoa della financial due diligence e FIRST Tax and Legal della tax due diligence.

IL GRUPPO IN NUMERI

Il gruppo ha chiuso il bilancio 2024 con ricavi a 15,1 milioni di euro, in sensibile crescita (+29%) rispetto agli 11,7 milioni di euro del 2023, con un Ebitda pari a 3 milioni di euro ed un margine del 19,7% sul fatturato. Il risultato conferma per la capogruppo Otofarma il tasso di crescita annuale composto (CAGR) degli ultimi cinque anni, superiore al 30%.

Otofarma nasce nel 2016 da un’intuizione del fondatore e presidente Gennaro Bartolomucci – che vanta oltre 50 anni di esperienza nel settore audioprotesico – e guidata dalla ceo Giovanna Incarnato Bartolomucci, seconda generazione della famiglia fondatrice, con oltre 25 anni di profonda conoscenza nel comparto. Il gruppo, con il suo servizio di cura dell’udito in farmacia offre ai pazienti screening, visite specialistiche in telemedicina e fornire apparecchi acustici personalizzati che garantiscono la piena soddisfazione del cliente, a un prezzo di vendita accessibile dal costruttore al consumatore.

Il gruppo è il primo produttore italiano di apparecchi acustici, nonché pioniera della scelta del canale distributivo delle farmacie e nell’utilizzo del servizio di telemedicina audiologica in farmacia: sono più di 4.000 le Farmacie affiliate, nel 2024 sono stati venduti circa 12.500 apparecchi acustici e da gennaio 2023 sono state oltre 14.000 le visite in telemedicina audiologica, con medico e audiometrista da remoto, completate con un processo che prevede un contatto diretto tra il paziente e l’hub di Otofarma – con rilascio della necessaria prescrizione audioprotesica.

La ripartizione di ricavi per aree geografiche vede il Nord Italia emergere come principale mercato di riferimento con il 60% sul totale delle vendite realizzate attraverso il canale farmacia e con un fatturato medio per farmacia attiva pari a 6.900 euro, contro il 17% realizzato nel Centro Italia ed il 23% realizzato nel Sud Italia (4.600 euro fatturato medio per farmacia attiva). Alla rete di farmacie si affianca anche la vendita diretta con una rete di punti vendita, oggi in via di sviluppo. Grazie a questi due canali, Otofarma ha complessivamente superato i 12mila dispositivi venduti nel corso del 2024.

“Il modello di business che abbiamo sviluppato e messo a punto – commenta Giovanna Incarnato Bartolomucci, ceo di Otofarma – ci posiziona come un vero e proprio unicum in grado di seguire le esigenze del paziente ipoacusico in maniera capillare, con una fitta rete di farmacie affiliate e un processo produttivo strutturato e snello che ci consente di personalizzare e rendere unico ogni singolo apparecchio. Abbiamo oggi importanti progetti di crescita organica, correlati a una espansione della nostra forza vendita e a una penetrazione delle farmacie ancora più intensa, ma miriamo anche a potenziali operazioni straordinarie, per accelerare l’espansione geografica e di prodotto. Non ultimo, contiamo a breve di individuare una nuova sede operativa in Lombardia per rafforzare la nostra capacità produttiva e di ricerca e sviluppo, spostandoci anche dal punto di vista industriale verso il nostro principale mercato di riferimento. Per sostenere i nostri piani di sviluppo guardiamo quindi alla quotazione in Borsa come una grande opportunità”.

letizia.ceriani@lcpublishinggroup.it

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